Non si può dire che tra gli esperti raccolga consensi unanimi l’annunciato progetto dell’Aifa per la vendita dei farmaci sfusi. Tra gli scettici Fabrizio Gianfrate, farmacoecomista e docente di economia sanitaria, che a FPress elenca tutti i suoi dubbi.
Gianfrate, quello dei farmaci monodose o sfusi è un tema che torna periodicamente d’attualità…
Proprio così. E io mi chiedo che cosa si aspettano da misure di questo genere coloro che le propongono.
Di solito, si dice che serve a ridurre gli sprechi e anche la spesa farmaceutica…
Dubito fortemente che monodosaggi o dispensazioni in bulk, cioè “all’americana”, diano questi risultati. In ogni caso resta l’errore di sempre, e cioè si buttano sul tavolo proposte senza che prima si sia fatta una seria analisi sulla realizzabilità degli obiettivi, sui costi e benefici di tali provvedimenti.
L’Aifa ha detto che farà una sperimentazione…
Andrebbero fatte valutazioni già prima. Dovrebbero pretenderlo pure le farmacie che verranno coinvolte: la dispensazione in pillole sfuse imporrà cambiamenti consistenti nella loro organizzazione interna e nel rapporto con i pazienti, sarebbe opportuno chiedere che prima di mettere in campo le misure ipotizzate se ne verificassero attentamente le basi.
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, due dei Paesi dove si fa dispensazione sfusa, ci sono studi che mettono in guardia sui rischi connessi a tale modalità…
Forse dovremmo chiederci perché la maggior parte dei Paesi preferisce la dispensazione in confezioni preblisterate. I blister danno evidenti garanzie di igiene, e poi diventa più facile l’identificazione dei lotti.
Altre ricerche, poi, hanno rivelato che la dispensazione in bulk aumenta le probabilità di errori…
Nei pazienti cronici, che spesso sono anche anziani, i rischi di perdita dell’aderenza terapeutica crescono sensibilmente, perché le pillole sarebbero distribuite in tubetti tutti uguali con nome del farmaco e posologia stampata su un’etichetta adesiva. E poi ci sono i rischi di errore professionale, nel conteggio delle unità posologiche da somministrare. Chi pensa che la dispensazione sfusa riduca gli sprechi, dovrebbe andare a visitare un impianto di produzione per vedere quanti protocolli di verifica devono essere rispettati per assicurare la conformità delle confezioni in uscita.
In sostanza, sfusi e monodose no grazie…
La sintesi è semplicissima: il razionale per cui si perseguono questo genere di proposte, cioè che così si ottengono meno sprechi e più risparmi, è tutto da dimostrare. Il sospetto, anzi, è che i rischi siano ben maggiori dei potenziali benefici.