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Assofarm, Gizzi rieletto alla presidenza: noi contro le farmacie-negozio

15 Maggio 2019

Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, è stato riconfermato per il sesto mandato consecutivo alla guida della Federazione nazionale delle farmacie comunali. A rieleggerlo ieri per un nuovo quadriennio l’assemblea federale dell’associazione, che ha anche confermato i componenti ancora in carica della Giunta: Luca Pieri Roberto Rava (entrambi alla vicepresidenza), Egidio Campari, Mario Corrado, Domenico Della Gatta, Andrea Inserra, Alessandro Menapace, Alessio Poli, Virgilio Puletti, Angelo Stefanori e Sergio Zingoni. «In un momento caratterizzato dalla presenza di dossier vitali per il nostro futuro, dal rinnovo della convenzione alla nuova remunerazione» ha commentato Gizzi «le farmacie comunali scommettono sul proprio gruppo dirigente».

Nella sua relazione, il presidente di Assofarm ha passato in rassegna i fronti sui quali la Federazione è oggi particolarmente impegnata. Tra questi la promozione della società benefit come modello giuridico ideale per le farmacie comunali, il rinnovo del contratto di lavoro dei farmacisti dipendenti per allnearlo ai nuovi scenari che si affacciano all’orizzonte, l’applicazione del recente protocollo d’intesa con Anci per rafforzare l’integrazione tra servizio farmaceutico comunale amministrazioni locali.

«Uno dei temi più vivaci» ha poi aggiunto Gizzi a margine dei lavori assembleari «è la posizione di Assofarm sulla legge per la concorrenza. Le nostre posizioni sono chiare e scaturiscono da un lungo dibattito interno alla Federazione, che – è bene ricordarlo – accoglie al suo interno anche multinazionali del farmaco. È grazie a questo dibattito e a questa pluralità che abbiamo potuto sviluppare opinioni precise ma mai ideologiche. Siamo contro una farmacia-negozio del farmaco perché non è in linea con la storia sanitaria del Paese, ma non saremo mai contro le catene di farmacie. Non lo siamo perché per noi il punto non sta nella proprietà, ma nel cosa fa la farmacia, nel come lo fa e nel chi lo fa al suo interno. Insomma, condividiamo pienamente la linea espressa in diverse occasioni dai vertici di alcune multinazionali nostre associate: mettere sempre al centro dei nostri sforzi il farmacista e il suo ruolo. Se questo è l’obiettivo condiviso da tutti i player della distribuzione del farmaco, la concorrenza non potrà che fare benissimo alla farmacia italiana».