filiera

Gliptine, dall’Osmed la tabella che aiuta le farmacie a fare i conti

19 Giugno 2024

Al netto di ogni altra considerazione sull’incremento del traffico o sull’extrasconto di cui beneficiano i generici, la riclassificazione da Pht a classe A delle gliptine disposta ai primi di maggio dall’Aifa (e ancora da recepire in gran parte delle Regioni) si tradurrà in un incremento dei ricavi soltanto per una parte delle farmacie, mentre altre perderanno o dovranno compensare con il già citato extramargine sul generico istituito dal decreto Abruzzo, che riduce la quota di spettanza dell’industria dal 66,65% al 58,65% e lascia il restante (8%) alla negoziazione commerciale tra distributore e farmacista.

Un paio di esempi per capirlo meglio: nel caso di un branded come Efficib (56 cpr riv 50mg + 1.000mg) dal prezzo al pubblico di 59,22 euro, la nuova remunerazione garantisce alla farmacia un ricavo di 5,83 euro (3,23 di quota percentuale più 2,50 di quota fissa più 0,1 per la presenza in lista di trasparenza) che diventano 6,41 euro se la farmacia è una rurale con fatturato sotto i 300mila euro; nel caso di un altro branded, Komboglyze (56 cpr riv 2,5mg + 1.000mg), con prezzo al pubblico di 61,90 euro, la remunerazione diventa invece 5,98 e 6,56 euro rispettivamente.

Discorso ovviamente diverso se andiamo a vedere il caso di un generico: Sitagliptin Accord (28 cpr riv 100mg) ha un prezzo al pubblico di 29,61 euro, che comporta per la farmacia una remunerazione di 4,22 euro oppure – se rurale con fatturato sotto i 300mila euro – di 4,80 euro.

Meglio o peggio rispetto al compenso cui da diritto la distribuzione degli stessi farmaci in dpc? Ovviamente dipende dalle tariffe adottate in ogni Regione, dove fanno caso a sé anche le agevolazioni per le rurali, ma un’indicazione di massima la può fornire la tabella dell’Osmed (l’Osservatorio medicinali dell’Aifa) che FPress ha già pubblicato ieri per accompagnare l’articolo sul nuovo tariffario dpc del Lazio.

 

 

La tabella, in sintesi, riporta il costo medio a pezzo della distribuzione per conto sostenuto in ogni Regione (quindi inclusivo della quota al distributore), ripartito in sei fasce di prezzo. Prendiamo quelle che si applicano ai due esempi di cui sopra: per Efficib e Komboglyze, la fascia di riferimento è quella tra i 50 e i 150 euro, per il generico Accord la fascia è quella tra i 10 e i 30 euro. Chi legge potrà velocemente ritrovare i valori che lo riguardano, considerato però che – come detto – va tolto il fee spettante al distributore e, se la farmacia è un’urbana, l’agevolazione per le piccole farmacie (se nell’accordo regionale di riferimento è prevista) dato che la tabella esprime una media al lordo di tutte le voci.

Da ricordare, anche, che per brevità non abbiamo considerato tutte le quote premiali previste dalla nuova remunerazione (se la farmacia ha fatturato Ssn sotto i 150mila euro,     la premialità sale da 0,58 a 1,20 euro; se rurale sussidiata con fatturasto sotto i 450mila euro a 0,62). E poi, come già detto in apertura, andrà considerato quell’8% di extrasconto che il decreto Abruzzo riserva alla libera negoziazione tra farmacie e distributori. I quali, peraltro, è sicuro che dalla riclassificazione ci perderanno, considerato che di solito gli accordi regionali sulla dpc riconoscono loro una quota fissa a pezzo attorno all’euro (anziché il 3% sul prezzo al pubblico dei farmaci della convenzionata).