Il Sunifar cercherà di riscrivere il comma 293 della Legge di Bilancio per il 2019, che aveva unificato le regole per il computo del fatturato Ssn includendo dpc, integrativa e ticket. La nuova norma aveva subito suscitato la contrarietà dei farmacisti di quelle regioni dove in precedenza le tre voci erano escluse. Il sindacato titolari della Lombardia, in particolare, aveva scritto a Federfarma prima e dopo l’approvazione della Manovra per lamentare i danni che la disposizione avrebbe arrecato alle piccole farmacie.
A riscrivere il comma 293, come ha spiegato il presidente nazionale del Sunifar, Gianni Petrosillo, nell’assemblea di ieri, dovrebbe essere una proposta di legge da presentare alle Camere, con l’obiettivo minimo di riportare fuori dal computo del fatturato Ssn dpc e integrativa, il cui peso è spesso determinante per collocare la farmacia sopra o sotto le soglie che danno diritto alle indennità e agevolazioni di legge.
La proposta cui sta lavorando il Sunifar, poi, dovrebbe riproporre misure che in passato si è provato spesso a infilare nelle Manovre di fine anno ma senza successo: per cominciare, c’è la proposta di istituire un fondo a sostegno delle rurali, stavolta per finanziare la farmacia dei servizi; altro déjà vu, una disposizione che nei piccoli comuni farebbe passare automaticamente in dpc i farmaci della diretta. Chiude l’elenco la proposta di congelare le aperture di nuove farmacie nei comuni con meno di mille abitanti.