Il giro d’affari registrato nel 2017 dal mercato degli integratori cresce del 7,3% rispetto all’anno precedente e raggiunge i tre miliardi di euro. Di questi, due e mezzo sono generati dalle vendite in farmacia, che viene riconfermata dal consumatore nel ruolo di canale elettivo per questa categoria di prodotti. I dati arrivano dalla terza edizione dell’indagine con cui il Centro studi di Federsalus fotografa a cadenza annuale la filiera italiana dell’integratore alimentare.
Presentata ieri a Milano, la ricerca valuta in 2.385 milioni di euro il fatturato industriale del settore, che dà lavoro a quasi 20mila addetti. Raggiunge invece i 1.100 milioni di euro e i 10.500 addetti il valore complessivo delle aziende associate a Federsalus, che dunque rappresenta circa il 50% dell’intero comparto. « La crescita del mercato italiano si sta consolidando» commenta Andrea Costa, presidente di Federsalus «ed è entrato in una fase di maturità. I dati disegnano un settore dinamico e resiliente, in grado di mantenere buone performance».
Un settore, in più, che riconosce grande valore al ruolo di medico e farmacista: il 66,7% delle aziende, dice l’indagine, fa informazione nei confronti di entrambi attraverso informatori e agenti. «Medico e farmacista sono un driver di crescita importante» conferma Costa «e rappresentano la porta d’accesso del cittadino alle cure e alla prevenzione. Per accompagnare il cambiamento culturale in atto è necessario supportare i professionisti con un aggiornamento costante e approfondito».