Per più del 40% degli italiani l’articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute dell’individuo è oggi garantito soltanto in alcune Regioni. E per la metà di chi fa tale affermazione, tra queste c’è la Lombardia. È una delle evidenze che arrivano dalla survey su priorità e aspettative degli italiani verso il servizio sanitario che Ipsos ha presentato mercoledì scorso, 21 febbraio, nell’ambito del VI Health summit di Msd Italia.
Per il 69% dei nostri connazionali, è l’incipit dell’indagine, la salute rappresenta una priorità sulla quale occorre investire, prima ancora che sul lavoro e sulle fonti energetiche a basso costo. In ogni caso, la valutazione che oggi danno gli italiani del loro Ssn non è negativa: gli dà almeno la sufficienza il 58% degli intervistati (su un campione di mille individui rappresentativo per sesso ed età) mentre il 18% gli assegna un voto tra 8 e 10.
Attenzione però: alla domanda se nel nostro Paese sia pienamente rispettato l’articolo 32 della Costituzione, che «tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività», solo il 15% dei nostri connazionali risponde affermativamente. Un altro 41%, invece, ritiene che ciò sia vero soltanto in alcune regioni, e alla richiesta di specificare quali siano queste regioni il 45% indica la Lombardia, il 28% il Veneto, il 26% l’Emilia Romagna, il 19% il Piemonte e il 12% Toscana e Lazio. Un altro 32%, infine, afferma che la Costituzione, in tema di diritto alla Salute, proprio non viene rispettata.
«Il sondaggio condotto da Ipsos per Msd Italia» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «conferma l’ottima opinione che molti italiani hanno per il servizio sanitario lombardo, e non solo tra chi abita nella regione. E mi piace ritenere che, tra i motivi che rendono la sanità lombarda un’eccellenza, ci sia anche la scelta di affidarsi ampiamente alla farmacia del territorio per garantire ai suoi assistiti una prossimità efficiente, non solo nella distribuzione del farmaco ma anche in tanti altri servizi, dalle vaccinazioni alla prevenzione».