Rifila alle farmacie uno zuccherino dolce in superficie ma amaro nel ripieno l’emendamento sull’invio telematico dei corrispettivi approvato ieri dalle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera. A illudere è quella parte della disposizione, agganciata al ddl di conversione del decreto Crescita, che introduce una moratoria di sei mesi sulle sanzioni in cui incorre chi non ottempera all’obbligo della trasmissione digitale (dal primo luglio le imprese con più di 400mila euro di fatturato annuo, dal primo gennaio 2020 le altre). Dalle prime reazioni con cui ieri è stato accolto il provvedimento sembra che molti abbiano letto la disposizione come un “mascherato” rinvio dell’incombenza, ma la verità è che l’emendamento dice ben altro: «le sanzioni previste» recita di fatto il testo «non si applicano in caso di trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione». Materialmente, dunque, l’obbligo dell’invio non viene posticipato di sei mesi, ma soltanto di due. E per di più, l’emendamento non fornisce alcuna indicazione sulla modalità alternativa con cui potranno trasmettere le farmacie che, al primo luglio, risulteranno ancora sprovviste di registratore telematico.
Il testo, in sostanza, più che chiarire accresce la confusione. E dunque già fioccano le interpretazioni sul reale senso del provvedimento. Secondo alcune fonti, in particolare, la disposizione potrebbe annunciare un prossimo intervento delle Agenzie delle Entrate per mettere a disposizione degli operatori strumenti con cui ottemperare all’invio anche senza registratore telematico. L’amministrazione fiscale, è il ragionamento, già dispone di un’app che gli ambulanti utilizzano per caricare e trasmettere i propri corrispettivi; dunque, non dovrebbe essere complicato realizzare qualcosa di simile (un portale, per esempio) anche per chi, dal primo luglio, deve fare la stessa operazione ma non è riuscito ad attrezzarsi causa insufficienza di apparecchi.
L’ipotesi appare sensata: in questo modo, l’Agenzia delle Entrate riuscirebbe ad avere comunque i dati a partire dal prossimo mese, mentre gli operatori avrebbero tempo fino a dicembre per acquistare i registratori telematici (a patto che rispettino l’invio mensile). Intanto, è online da oggi il portale di Promofarma che offre agli associati alcuni modelli di rt a prezzo calmierato.