Sarà disponibile da marzo il nuovo campo dati per la trasmissione telematica dei corrispettivi che consente alle farmacie di riportare lo scontrino a credito della dcr senza effetti sulla contabilità. E’ quanto riferisce la circolare diffusa ieri da Federfarma per dare conto del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 20 dicembre 2019, con cui viene ufficializzata la versione 7.0 del protocollo “Tipi dati per i corrispettivi”. In vigore dal prossimo marzo, il documento introduce un nuovo campo identificato dal “tag” <NonRiscossoDCRaSSN>, che identifica i «corrispettivi non riscossi contenuti nella distinta contabile riepilogativa da trasmettere al Ssn».
La novità – come ricorda anche Federfarma nella propria circolare – sana una criticità che il sindacato segnalava dallo scorso luglio, ossia dall’avvio della trasmissione digitale dei corrispettivi: fino a quel momento, infatti, il farmacista batteva mensilmente per la dcr uno scontrino a credito che non contabilizzava nella liquidazione iva. Una volta passati alla trasmissione telematica dei corrispettivi, molti titolari si sono accorti che lo scontrino a credito battuto sul registratore telematico non era più escluso dalla contabilità, esponendo la farmacia al rischio di contestazioni per pagamenti iva inferiori a quanto trasmesso.
La criticità ha generato nella seconda metà del 2019 parecchia incertezza tra i farmacisti, anche perché le indicazioni che arrivavano dai commercialisti erano contraddittorie: chi diceva di non battere più lo scontrino a credito, chi invece invitava a continuare assicurando che avrebbe poi provveduto a correggere in fase di dichiarazione iva eccetera. Ora, finalmente, l’intervento dell’Agenzia delle Entrate, che dovrebbe risolvere definitivamente il problema: come spiega Federfarma, l’importo da riportare nel nuovo campo dev’essere al netto dell’iva, a meno che la farmacia non si avvalga della ventilazione dei corrispettivi, nel qual caso va indicato l’importo lordo. Tale indicazione, spiega la circolare, arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate e sarà ufficializzata a breve in una revisione del provvedimento o in un’apposita Faq.