filiera

Iqvia: nei primi nove mesi del 2020 e-commerce in farmacia +59% a valori

9 Dicembre 2020

Nei primi nove mesi del 2020, il mercato online della farmacia ha generato vendite per 25,3 milioni di pezzi, +76% rispetto ai 14,3 milioni dello stesso periodo del 2019. A valori, invece, i consumi hanno toccato i 274 milioni di euro, +59% sul 2019 (quando le vendite avevano generato un giro d’affari di 172 milioni). L’aggiornamento arriva da Iqvia (provider globale di dati, analisi, consulenza e tecnologie innovative in ambito farmaceutico) e conferma il traino che la pandemia (con lockdown e distanziamenti) ha esercitato sull’e-commerce di farmacie e parafarmacie.

Se si prende in esame il primo trimestre del 2020, osserva Iqvia, le vendite passano dai 4,3 milioni di pezzi del 2019 ai 7,1 milioni di quest’anno (+65%). Tuttavia, lo sviluppo dell’online è ancora più evidente nel secondo trimestre, quando le unità vendute passano da 5,1 milioni (nel 2019) a 9,7 (nel 2020), con un aumento pari al 90%.

La classe di prodotti che ha più beneficiato del boom è stata quella della personal care (in cui rientrano gli igienizzanti per le mani), che nei primi nove mesi del 2019 registrava 4,2 milioni di unità vendute e nel 2020 ha quasi raddoppiato le vendite (8,3 milioni di pezzi, +95%). Anche i dispositivi medici (classe in cui rientrano le mascherine) hanno quasi raddoppiato i consumi, passando da 993 mila pezzi nel 2019 a 1,9 milioni nel 2020 (+94%).

«Ormai l’e-commerce è entrato nella vita di tutti i giorni e la pandemia ha accentuato questa tendenza pure nel campo della farmacia» commenta l’amministratore delegato di Iqvia, Sergio Liberatore «anche i dati del mese di ottobre mostrano una forte crescita, +7% rispetto a settembre, quando ancora non si era manifestata la seconda ondata». Attenzione però a valutare correttamente i numeri: anche se cresce a doppia cifra, l’online mostra valori ancora marginali rispetto al mercato fisico della farmacia, che rappresentano il 3,3% del fatturato generato complessivamente dal canale».

Attualmente, continua Iqvia, sono circa 1.100 le farmacie e parafarmacie autorizzate all’e-commerce dal ministero della Salute, delle quali però solo una quarantina realizza un giro d’affari consistente. Il prezzo, poi, rimane uno dei principali fattori che spinge il consumatore all’e-commerce: in media, i prodotti online offrono costano il 23% in meno rispetto al canale fisico.