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Janssen semplifica il suo servizio di recapito a casa dei farmaci ospedalieri

23 Aprile 2021

Aggiornamento in arrivo per il servizio di consegna a domicilio dei farmaci ospedalieri lanciato da Janssen un anno fa, in pieno lockdown, e oggi disponibile in 11 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia). Nella nuova versione, battezzata “Janssen a casa tua 2.0”, l’accesso diventa ancora più semplice e potranno essere gli stessi pazienti richiedere il recapito, con il supporto dei medici e dei farmacisti ospedalieri.

Come scrive la stessa Janssen in un comunicato, il servizio è nato con l’obiettivo di «ridurre gli accessi in ospedale per il ritiro dei medicinali», considerato che «ospedali e ambulatori sono ancora percepiti dagli italiani come alcuni tra i luoghi a più alto rischio contagio da covid-19 (rispettivamente 53% e 44%)». Non a caso, medici ospedalieri e del territorio riportano cali delle visite attorno al 50% e «il potenziamento dell’assistenza domiciliare viene segnalato oggi come area prioritaria di investimento dal 94% dei cittadini» (oltre a essere una delle principali voci di investimento del Recovery plan).

Assicurato da Phse, azienda specializzata nella logistica farmaceutica a temperatura controllata, il servizio ha fatto risparmiare in un anno a ogni paziente spostamenti che sarebbero costati 10 ore del loro tempo e avrebbero comportato trasferte per 500 km. Jannsenn a casa tua 2.0, ricorda ancora l’azienda, può raggiungere potenzialmente una platea di 56 mila persone e riguarda i farmaci a somministrazione orale e sottocutanea di diverse aree terapeutiche: oncologia, ematologia, immunologia, hiv e ipertensione polmonare arteriosa.

«Siamo orgogliosi del grande supporto che il progetto ha dato a pazienti, medici e farmacisti ospedalieri in un momento così difficile dal punto di vista sociale e sanitario» dichiara Luca Carlo Nardi, direttore commerciale di Janssen Italia «speriamo che, grazie allo snellimento della procedura per la richiesta del servizio, sia possibile raggiungere ancora più pazienti. Vogliamo dare il nostro contributo a tutto il sistema, affinché la casa possa diventare un luogo di cura complementare alle strutture ospedaliere, per supportare ancora meglio tutti i pazienti più fragili in questo momento pandemico».