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L’orologio della Concorrenza scorre: tra due anni 20% delle farmacie in una catena reale

7 Febbraio 2018

In un paio di anni il 20% delle farmacie italiane finirà irreggimentato in una catena di proprietà. Alle altre, così, non resterà che rispondere ricorrendo ad aggregazioni virtuali e network, con il risultato che nel giro di breve tempo quasi la metà degli esercizi farmaceutici in attività nel Paese farà parte di un circuito. La stima arriva da Giorgio Cenciarelli, direttore supplier services di Iqvia, ed è una sorta di “memento” per la farmacia indipendente: sono passati sei mesi circa dall’entrata in vigore della Legge 124/2017 sulla concorrenza, le lancette continuano a girare e il tempo delle scelte è sempre più ridotto. Il messaggio è emerso con chiarezza dal convegno che Tecniche Nuove ha dedicato la settimana scorsa alla liberalizzazione della titolarità: il capitale, è stato detto da più parti, si sta muovendo e ha già messo a segno i primi acquisti. E’ il caso della catena ceco-polacca Dr.Max che ha già in “carniere” tre farmacie, come è stato ricordato durante i lavori citando un recente articolo della rivista Pharmacy Scanner. Ed è anche il caso della cooperativa bresciana Cef, che di recente ha acquistato a Milano il suo primo esercizio di proprietà.

Se l’aggregazione in catene “virtuali” appare oggi l’unica reale chance a disposizione delle farmacie indipendenti per competere con le catene all’anglosassone, è anche vero però che queste stesse aggregazioni dovranno evolvere non poco rispetto a ciò che sono oggi. Per i relatori che si sono succeduti sul palco, in particolare, servirà innanzitutto un’identità e una riconoscibilità che possono derivare soltanto dalla brandizzazione dell’insegna che le accomuna e dalla standardizzazione di layout, comunicazione e consiglio al banco. E infine, servirà anche una fedeltà molto più spiccata al network da parte degli affiliati, anche perché la private label sarà un’opzione imprescindibile dell’aggregazione nelle strategie commerciali e di pricing del gruppo.