Dopo i medici di famiglia è il turno delle farmacie lamentarsi per i ripetuti malfunzionamenti del Sac delle ultime settimane. A farlo una lettera che Federfarma ha inviato ieri alla società di servizi informatici del Mef, alla Ragioneria generale dello Stato e, per conoscenza, allo stesso Mef e al ministero della Salute.
«In riferimento alle recenti criticità registrate dai sistemi informatici di Sogei con conseguenti malfunzionamenti o addirittura interruzioni del sistema di accesso alle prescrizioni dematerializzate da parte delle farmacie in diverse aree del territorio nazionale e pesanti disagi per gli assisiti» scrive il sindacato «va rilevato che le farmacie, in quanto presidio sanitario deputato all’erogazione delle prestazioni farmaceutiche in regime di Ssn e a carico dei cittadini, si sono trovate in una condizione di gravissima difficoltà a fronte dell’impossibilità di accedere ai suddetti sistemi informatici, anche alla luce del fatto che tale circostanza ha pesantemente condizionato lo svolgimento dell’intera attività delle farmacie stesse».
Questi problemi, prosegue la lettera, sono «particolarmente preoccupanti alla luce di quanto stabilito dall’articolo 54 del Disegno di Legge di bilancio 2025, presentato dal Governo alla Camera. Com’è noto, infatti, l’articolo in questione prevede la dematerializzazione di tutte le ricette farmaceutiche, affidando alle Regioni il compito di assicurare l’attuazione di tale disposizione, assolutamente generica e priva delle indicazioni operative necessarie per garantire una corretta e regolare transizione verso il nuovo sistema».
I recenti malfunzionamenti, dunque, consiglierebbero che «prima di procedere all’attuazione di quanto previsto dal suddetto articolo 54» si effettuassero «le opportune verifiche sull’efficienza dei sistemi informatici e sulla loro capacità di reggere all’aumento considerevole del numero di ricette dematerializzate conseguente all’attuazione di quanto previsto da tale articolo».
Alla luce di tali considerazioni, conclude Federfarma, «si chiede di voler fornire con cortese sollecitudine chiarimenti in merito ai motivi che sono alla base del malfunzionamento dei sistemi informatici di Sogei e alle soluzioni che si intendono adottare al fine di garantire l’efficienza degli stessi in vista della totale dematerializzazione delle ricette» e se «proprio a fronte di tali difficoltà, non si condivida la necessità di intervenire nelle sedi opportune per segnalare le criticità correlate all’applicazione di quanto previsto da tale articolo in assenza di indicazioni operative dettagliate e di una adeguata fase di transizione».
L’altro ieri, invece, i disservizi del sistema Sogei avevano provocato le proteste dello Snami, il secondo sindacato della mg per rappresentatività (dopo la Fimmg). «Siamo profondamente preoccupati per i disservizi informatici» aveva detto il presidente Angelo Testa «a causa di questi problemi siamo stati costretti a ritornare all’uso del ricettario rosso cartaceo, una procedura ormai obsoleta e inaccettabile nel 2024».
È impensabile, ha aggiunto Pino Lanna, presidente di Snami Roma «che nell’epoca dell’Ai i medici debbano ancora ricorrere a metodi superati per sopperire alle inefficienze dei sistemi informatici. Questi disservizi non solo rallentano il nostro lavoro, ma causano anche notevoli disagi ai pazienti, che meritano un servizio all’avanguardia e che snellisca un lavoro già iper-burocratizzato».