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Mancanti, Farmindustria ribadisce: no allarmismi. E rilocalizzare impianti

14 Gennaio 2023

«Non dobbiamo fare allarmismi, ci sono alcune difficoltà nella distribuzione ma nella gran parte dei casi i farmaci sono sostituibili con equivalenti o alternative dalla medesima indicazione terapeutica» Lo ha detto ieri a Radio24 il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, che è tornato a parlare di indisponibilità dopo la riunione al Ministero di giovedì. «È importante che tutti i cittadini non si spaventino, non si allarmino e non ricorrano all’autoprescrizione» ha detto «ma piuttosto si rivolgano ai medici e ai farmacisti per ottenere un’alternativa al farmaco mancante».

Con la pandemia, ha spiegato Cattani, «la domanda di farmaci è cresciuta in maniera sensibile e inoltre quest’anno l’impatto dell’influenza stagionale è stato molto forte. Di qui l’indisponibilità di antinfiammatori, diuretici, antidepressivi, neurolettici». In più, pesano alcune cause strutturali: «Il 75% dei principi attivi dei farmaci usati in Europa» ha ricordato Cattani «è prodotto in India e in Cina, che ha avuto un lungo lockdown e ha rallentato la produzione». Rispetto a questo problema, ha concluso il presidente di Farmindustria, la soluzione è «rilocalizzare in Europa la produzione dei principi attivi».