«Stiamo superando la soglia dei tre milioni di vaccini covid somministrati in farmacia, nonostante in alcune Regioni, come Friuli Venezia Giulia e Sardegna, i presidi del territorio ancora non sono stati coinvolti nella campagna». Ora «la sfida è estendere le vaccinazioni in farmacia ad altre patologie». Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) intervenendo alla presentazione, oggi a Roma, dell’indagine di Cittadinanzattiva “Vaccinazione pneumococcica nell’adulto: proposte per un accesso equo e consapevole”.
Il ruolo attivo dei farmacisti nelle vaccinazioni, ha detto Mandelli, «è ormai acquisito e possiamo andare oltre la stagione delle sperimentazioni, dopo due anni di pandemia non c’è prova del fuoco più efficiente». Le vaccinazioni negli hub regionali, ha ricordato il vicepresidente della Camera «possono aumentare difficoltà e senso di spersonalizzazione nel paziente anziano, il quale – se si vaccina in farmacia – può sempre tornare il giorno dopo dal farmacista per risolvere qualche dubbio o farsi ripetere le indicazioni ricevute il giorno prima. Infine, non ha bisogno dell’aiuto di un parente per farsi portare all’hub».
Sarebbe un ulteriore passo avanti, infine, formare il farmacista perché sostenga e promuova le vaccinazioni. Su questo fronte, in Europa non mancano esempi: «In Francia» ha concluso Mandelli «in base a una recente legge, il farmacista potrà prescrivere i vaccini ai cittadini e 15 vaccinazioni diverse saranno disponibili dal primo ottobre nelle farmacie francesi».