Via libera allo sconfezionamento delle mascherine anche per dettaglianti e supermercati. Lo prevede l’ordinanza 12/2020 approvata dal commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, che estende agli associati di Confcommercio, Federdistribuzione (gdo) e Ancd-Conad le disposizioni sulla vendita “monopezzo” dettate il 10 aprile scorso dallo stesso Arcuri per farmacie e parafarmacie. La nuova ordinanza, come si legge nelle premesse del provvedimento, punta a «garantire la più ampia diffusione di mascherine facciali e dispositivi di protezione individuale» concedendo la possibilità dello sconfezionamento alle categorie del commercio che sottoscriveranno il protocollo sul prezzo massimo di vendita delle mascherine en 14683.
Anche questa nuova ordinanza, tuttavia, genera dubbi applicativi che andranno in qualche modo chiariti. Il provvedimento, infatti, sembra estendere le disposizioni in origine rivolte alle farmacie senza alcun adattamento. Viene allora da chiedersi come dettaglianti e supermercati possano rispettare l’articolo 2, comma 1, dell’ordinanza del 10 aprile, che impone ai farmacisti di aprire le confezioni nel proprio laboratorio. Le nuove disposizioni di Arcuri non danno indicazioni al riguardo, nonostante all’articolo 1 la nuova ordinanza parli di «estensione integrale» delle misure di aprile agli iscritti delle associazioni firmatarie. Ci saranno sicuramente sviluppi.