Potrebbe essere esaminata nella seduta a venire della Conferenza Stato-Regioni, probabilmente la prossima settimana, il parere della Commissione tecnico-economica dell’Aifa (Cte) sullo spostamento dal Pht alla convenzionata dei farmaci della nota 100 (inibitori Dpp4 e Sglt2). Se l’anticipazione dovesse essere confermata, allora non si dovrebbe attendere molto per la prima delle riclassificazioni disposte dalla Legge di Bilancio in congiunzione con la riforma della remunerazione: dopo l’ok dei governatori, infatti, mancherebbero soltanto l’approvazione della determina da parte del cda dell’Aifa e quindi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Perché tutto vada velocemente in porto, tuttavia, resterebbe ancora una questione da risolvere, quella relativa agli sconti che l’industria concede con gli acquisti diretti e le Regioni non intendono perdere con il passaggio alla convenzionata. Ce ne sono di due tipi, come aveva ricordato in un recente convegno Giovanna Scroccaro, responsabile del servizio farmaceutico del Veneto e componente della Cte: gli sconti confidenziali, che le aziende concedono sugli acquisti ospedalieri di farmaci innovativi (e quindi coperti da brevetto) e gli sconti sulle gare di acquisto per categoria terapeutica, che riguardano principalmente gli equivalenti e arrivano anche a ribassi del 90% sulla base d’asta.
Per quanto riguarda i “confidenziali”, i problemi sarebbero già stati risolti con un’intesa per cui le aziende continueranno a versare gli sconti concordati anche dopo il passaggio dei farmaci interessati nel circuito della convenzionata attraverso il meccanismo del payback. A quanto pare, sarebbe invece ancora da risolvere la questione degli altri sconti: qualche Regione avrebbe fatto capire di non voler rinunciare neanche a questi, ma dall’industria sarebbe arrivato un no secco, perché non sarebbero sostenibili.
Intanto emerge anche un altro dettaglio, sempre in tema di sconti confidenziali: i produttori, in sintesi, avrebbero dato il loro nulla osta al trasferimento in payback di questi ribassi a una condizione ben precisa, la riclassificazione da diretta a convenzionata dovrà avvenire all’unisono in tutte le Regioni, nessuna esclusa. In altri termini, nessuna Regione potrà chiamarsi fuori quando la determina sulla nota 100 uscirà in Gazzetta Ufficiale.