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Nuovo Piano cronicità, alle farmacie domiciliarità e personalizzazione cure

24 Luglio 2024

Fornitura di prestazioni prescritte da mmg, pediatri di libera scelta o specialisti, anche a domicilio; erogazione di servizi front-office come prenotazioni Cup, pagamento ticket, scelta e revoca del medico e ritiro dei referti; miglioramento dell’aderenza terapeutica, anche attraverso la personalizzazione delle terapie (deblistering); servizi di telemedicina per la presa in carico dei pazienti, soprattutto nelle aree rurali; dispensazione e consegna domiciliare dei farmaci. Sono i compiti che le farmacie del territorio dovrebbero vedersi assegnare secondo i progetti del nuovo Piano nazionale per la cronicità, che il ministero della Salute ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni per l’esame di rito. La bozza di documento, anticipata da Quotidiano Sanità, arricchisce il ruolo delle farmacie del territorio con nuovi compiti e responsabilità, ridefinendo il loro ruolo all’interno del sistema sanitario italiano e trasformandole in centri di prevenzione, educazione e supporto continuo.

Le farmacie, in particolare, diventano fondamentali per rispondere ai bisogni dei pazienti cronici mediante interventi di educazione, prevenzione e promozione della salute: viene sottolineata l’importanza del counseling sia per gli assistiti sia per i caregiver, in collaborazione con medici di medicina generale (mmg), pediatri di libera scelta (pls) e specialisti; viene incentivata la cooperazione tra farmacisti e altri professionisti sanitari per una presa in carico tempestiva ed efficiente dei pazienti cronici (inclusa la promozione dell’aderenza terapeutica e il potenziamento delle attività di farmacovigilanza); viene allargato il contributo delle farmacie all’accessibilità dei farmaci per trattamenti a lungo termine, anche a domicilio.

Le linee di indirizzo proposte dal Piano, in particolare, includono:

Collaborazione professionale: Promuovere la collaborazione tra professionisti sanitari per effettuare prestazioni richieste da MMG, PLS o specialisti, anche a domicilio.

Servizi di assistenza specialistica: Le farmacie potranno facilitare la prenotazione di prestazioni specialistiche, il pagamento delle quote di partecipazione, la scelta del MMG/PLS e il ritiro dei referti, con particolare attenzione alle farmacie rurali.

Miglioramento dell’aderenza terapeutica: Rafforzare il ruolo del farmacista nel migliorare l’aderenza alle terapie nei pazienti cronici, garantendo un controllo efficace delle interazioni farmacologiche.

Telemedicina: Utilizzare la telemedicina per la presa in carico dei pazienti cronici, soprattutto nelle aree rurali.

Dispensazione e consegna domiciliare: Facilitare l’accesso ai farmaci attraverso servizi di dispensazione e consegna domiciliare, con particolare riferimento alle farmacie rurali.

Quanto agli obie5ttivi, il nuovo Piano si prefigge di aumentare l’uso del dossier farmaceutico e altre iniziative a cura delle farmacie, potenziare la formazione dei farmacisti sulle malattie croniche, coinvolgere i farmacisti in programmi di educazione sanitaria per prevenire le malattie croniche, implementare programmi di presa in carico dei pazienti in base ai loro bisogni di salute e migliorare i servizi sanitari sul territorio e a domicilio per i pazienti cronici, con particolare attenzione alle farmacie rurali.

Il razionale che è alla base di tali programmi richiama l’evoluzione della farmacia italiana, che ha dimostrato elevati livelli di efficienza e integrazione con il Ssn. La pandemia ha evidenziato le criticità dell’assistenza sanitaria territoriale, rendendo necessario un ripensamento dell’organizzazione sanitaria. Con l’aumento dell’invecchiamento della popolazione e delle malattie croniche, è imperativo sviluppare un nuovo modello di governance che gestisca le cronicità a livello territoriale.

Il nuovo Piano nazionale per le cronicità, in sostanza, vuole imprimere un progresso significativo nel rafforzamento del ruolo delle farmacie territoriali: attraverso l’implementazione delle nuove funzioni e la promozione della collaborazione tra professionisti sanitari, le farmacie diventeranno punti di riferimento essenziali per la gestione delle malattie croniche, migliorando l’accessibilità e la qualità delle cure per i pazienti in tutto il territorio nazionale.

Non mancano le criticità da correggere, a partire – è l’indicazione del ministero della Salute – dalle inadeguatezze normative (in particolare nella prevenzione contenimento delle carenze di farmaci) e nella digitalizzazione, da potenziare per migliorare telemedicina e telemonitoraggio.