Ora c’è anche Monza tra le province lombarde dove le farmacie del territorio assicurano la consegna domiciliare dell’ossigeno liquido in virtù di un’intesa con l’Ats di riferimento. L’accordo brianzolo, in particolare, delega la prescrizione del gas medicinale al medico di famiglia, che nella ricetta Ssn dovrà specificare indirizzo e recapito telefonico del paziente (nel caso mancassero, potrà aggiungerli il farmacista), capienza del contenitore (26.500 litri), diagnosi (ipossiemia da covid 19 in paziente positivo al tampone), valori della saturazione (ossiemoglobina in area ambiente a riposo tra 88% e 92%) e altro ancora.
«Siamo ovviamente soddisfatti per questa intesa» commenta la presidente di Federfarma Milano, Monza e Lodi, Annarosa Racca «ormai in Lombardia sono soltanto due, Milano e Sondrio, le province che ancora non hanno affidato alle farmacie la distribuzione dell’ossigeno. Mi auguro però che la situazione possa presto evolvere anche in queste due zone della Lombardia e stiamo lavorando con la regione per un accordo quadro».