Ecg, ecografia, holter, telemedicina, autoanalisi. Dal primo gennaio, il contribuente che usufruisce di questi servizi in farmacia e vuole portarli in detrazione è tenuto alla tracciabilità del pagamento, con moneta elettronica (cioè bancomat o carta di credito) o le altre modalità consentite. E’ il chiarimento proveniente da Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta, commercialisti dello studio Guandalini, che a beneficio dei lettori di FPress riassumono le novità introdotte dall’inizio del mese dalla Legge di Bilancio .
Tra i farmacisti persiste ancora un certo disorientamento sui servizi che da gennaio devono essere pagati con modalità tracciabile ai fini delle detrazioni fiscali. Come aiutarli a schiarirsi le idee?
E’ abbastanza semplice: tutte le volte che c’è una cessione di bene, dunque un farmaco o un dispositivo, l’obbligo della tracciabilità non sussiste. Quando invece il farmacista eroga una prestazione e la mette a pagamento con scontrino, scatta l’obbligo del pagamento con bancomat o carta di credito. Mi spiego: se un cliente compra un kit per il test di gravidanza e lo usa a casa propria, è una cessione di bene quindi è sufficiente l’uso del contante. Se invece l’analisi la fa in farmacia con l’aiuto del farmacista, che mette a pagamento la prestazione in esenzione dall’iva, occorre la moneta elettronica.
Per semplificare, è legittimo dire che il discrimine per valutare il tipo di pagamento è l’iva sullo scontrino?
È corretto. I servizi detraibili sono quelli sanitari, quindi la tracciabilità è d’obbligo quando il farmacista emette scontrino per servizio sanitario esente. Ci sono peraltro alcune prestazioni che possono essere portate in detrazione ma non sono servizi sanitari, per esempio il noleggio di dispositivi medici. Riteniamo che, in base ai vari chiarimenti forniti in passato dal Fisco, il trattamento sia assimilato all’acquisto e quindi è ammesso il contante.
Parafarmaci, integratori e alimenti per celiaci?
Si può usare il contante, tanto non sono detraibili.
Medicinali veterinari?
E’ una delle ambiguità che l’Agenzia delle entrate deve risolvere. La Legge di Bilancio parla di medicinali in genere, ma le specifiche per l’invio al Sistema tessera sanitaria richiedono l’uso di mezzi tracciabili. Eppure, tutte le circolari con cui finora l’Agenzia delle Entrate ha trattato il tema è sempre stata affermata un’analogia tra medicinali veterinari e farmaci a uso umano. Per esempio, a proposito di scontrino parlante. Nell’attesa che arrivino chiarimenti, il consiglio è quello di emettere sempre fattura o scontrino parlante che indichi la modalità di pagamento.