Federfarma ha rinunciato al ricorso davanti al Tar Lazio contro la sentenza (dello stesso Tribunale) che il 2 novembre aveva aperto il Sistema Ts alle parafarmacie, anche se solo per la spedizione delle ricette bianche dem contenenti farmaci di automedicazione. È quanto scrive un comunicato diffuso ieri dalle organizzazioni sindacali degli esercizi di vicinato: mercoledì scorso, 11 gennaio, era previsto l’avvio della fase dibattimentale, ma Federfarma non si sarebbe presentata rinunciando di fatto a portare avanti la causa.
Va detto che il ricorso – presentato dalla Federazione il 7 dicembre – non era cominciato sotto una buona stella: due giorni dopo, infatti, il Tar laziale aveva negato la richiesta della sospensione cautelativa e aveva fissato per l’11 gennaio la trattazione collegiale in camera di consiglio.
Come si ricorderà, la sentenza del 2 novembre aveva accolto il ricorso presentato da una novantina di parafarmacie contro il “silenzio-rifiuto” opposto da ministero della Salute e Mef alla loro richiesta di accedere al portale Reb (Ricetta elettronica bianca) del Sistema Tessera sanitaria. Secondo i giudici, in sostanza, è discriminatoria l’esclusione delle parafarmacie dal portale “Gestione ricetta elettronica bianca” di Sogei, perché preclude loro la possibilità di vendere «i prodotti di loro competenza» quando vengono prescritti su ricetta digitale non rimborsata. Mef e Salute hanno ottemperato alla sentenza il 9 dicembre scorso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che detta le nuove procedure per le ricette bianche dematerializzate, allargate alle parafarmacie.
«Le sigle di categoria» conclude il comunicato delle parafarmacie «esprimono la loro soddisfazione per questa nuova vittoria legale e per il clima di cooperazione interna che evidentemente sta dando i frutti sperati».