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Paxlovid, distribuite dalle farmacie più di 45mila confezioni

27 Ottobre 2022

Soglia valicata: ammontano a più di 45mila le confezioni di Paxlovid distribuite gratuitamente per conto dalle farmacie del territorio in base al protocollo firmato con l’Aifa nell’aprile scorso. Lo certifica la stessa Agenzia del farmaco nel report – il ventunesimo – che aggiorna al 19 ottobre il conto delle confezioni di antivirali per covid (Remdesivir, Molnupiravir e, appunto, Paxlovid) transitate dai due canali della distribuzione farmaceutica: poco meno di 30mila i pezzi dispensati dagli ospedali (+3,86% rispetto al report precedente, di due settimane prima) e 45.489 quelle erogate dalle farmacie del territorio (+16,44%).

 

 

Il canale farmaceutico ha dunque valicato quella soglia che, senza alcuna ufficialità, era stata indicata da Regioni e Aifa come una sorta di “capolinea” della dpc gratuita di paxlovid. Il protocollo dell’Aifa, come si ricorderà, non dava tetti in volumi ma si limitava a fissare al prossimo 31 dicembre la fine della sperimentazione. I distributori però insistettero perché fosse comunque fornita una stima anche dei volumi e alla fine, dopo qualche tira e molla, venne diffusa una tabella che a pié di lista indicava un totale di 45mila confezioni.

Una sorta di linea Maginot che Federfarma Servizi intende far rispettare: «Aspetteremo che il Governo completi le sue formalità» spiega a FPress Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi «e poi scriveremo per chiedere che la sperimentazione venga chiusa e si apra una nuova negoziazione, allo scopo di incanalare Paxlovid nella normale dpc, cioè con farmacie e distributori remunerati».

Poco convinta, invece, Adf, che pure era stata la prima a chiedere una quantificazione dei volumi. «Nel protocollo firmato da filiera e Aifa non c’è menzione ufficiale di soglie a 45mila pezzi» ammette Walter Farris, presidente di Adf «mentre si discuteva al telefono è girato un prospetto di fonte regionale che citava quel numero, ma oggettivamente non ci sono i presupposti per usarlo come pezza d’appoggio. Ai primi di dicembre, in ogni caso, ci muoveremo con decisione per ricordare che a fine anno terminerà la sperimentazione. Dalla mezzanotte del 31, in altre parole, non si distribuisce gratis più niente».