Prescrizione e spedizione delle ricette dematerializzate relative all’antivirale Paxlovid possono essere espletate attraverso il Sistema Ts, che è già stato aggiornato per tutte le Regioni in modo che classifichi il farmaco come “C – distribuzione per conto” con il codice Aic 049853017. E’ quanto ha comunicato nei giorni scorsi il ministero della Salute alle amministrazioni regionali che stanno organizzando la distribuzione territoriale della specialità. Le regioni che non lo avessero ancora fatto, prosegue il Ministero, non hanno più la necessità di inserire il codice per la trasmissione delle liste relative ai farmaci della dpc regionale. Medici di famiglia e farmacie, dal canto loro, devono accertarsi che i loro gestionali siano in grado di trattare il farmaco in classe Cnn.
Intanto sulla decisione dei sindacati della filiera distributiva di acconsentire alla distribuzione gratuita dell’antivirale prende posizione Farmacie Rurali d’Italia, che stigmatizza l’assenza di concertazione tra Federfarma nazionale e rappresentanze territoriali: «In alcune Regioni» si legge in una nota «ci sono stati presidenti sindacali che hanno saputo dell’accordo prima dalle loro amministrazioni che dalla Federazione, con non poco imbarazzo. La mancata condivisione non ha dato una bella immagine del sindacato verso i governi locali e rischia di svalutare il peso delle rappresentanze territoriali nelle prossime occasioni di cofnronto».
Quanto alla soddisfazione espressa da Federfarma nazionale per il protocollo su paxlovid, obietta ancora Farmacie Rurali d’Italia, va detto che «in questo particolare momento i farmacisti rurali, che hanno supportato grandemente il Ssn, avrebbero bisogno di un “ovetto” oggi piuttosto che una “gallinella” domani. Invece ci si accontenta di poco, troppo poco».