Federfarma ha espresso la disponibilità delle farmacie del territorio a distribuire «senza costi aggiuntivi» Paxlovid e Molnupiravir, i due antivirali orali attualmente in uso per il trattamento precoce di covid nei pazienti a rischio. Lo ha detto ieri il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, nella conferenza stampa organizzata al ministero della Salute per fare il punto sulla nuova fase della campagna vaccinale, con l’avvio da oggi della somministrazione della quarta dose.
L’Aifa, ha spiegato in sintesi Magrini, ha dato il via libera alla prescrivibilità dei due farmaci da parte dei medici di famiglia (il provvedimento potrebbe essere emanato già oggi, ndr), una scelta che non poteva essere fatta prima a causa dell’esiguità delle dosi disponibili. Ora le forniture stanno crescendo, presto si dovrebbero avere consegne mensili di 50mila dosi, quindi, diventa opportuno aggiungere anche i mmg alla platea degli specialisti attualmente autorizzati a prescrivere Paxlovid e Molnupiravir. Con il primo a rappresentare la prima opzione di scelta per profili di sicurezza ed efficacia.
Per quanto riguarda le farmacie, ha detto Magrini, «ringrazio la disponibilità offerta da Federfarma di distribuire il farmaco attraverso le farmacie del territorio senza costi aggiuntivi», attraverso il canale della dpc. Nei Paesi vicini dove le farmacie del territorio sono state coinvolte nella distribuzione di Paxlovid e/o Molnupiravir, invece, le condizioni contrattuali sono ben altre: in Francia (vedi articolo del Quotidien du pharmacien) le farmacie ricevono una quota fissa di 9,24 euro a pezzo, che possono aumentare a 12,36 con le integrazioni sull’onorario professionale per particolari categorie di pazienti. In Germania invece il compenso a confezione ammonta a 30 euro, mentre i grossisti ne ricevono 20. Da notare che nel Paese tedesco le farmacie possono consegnare l’antivirale anche a domicilio, nel qual caso è autorizzato un sovrapprezzo di 6,70 euro.