Il promemoria cartaceo che accompagna la ricetta elettronica è ormai inutile e va definitivamente abolito. E’ la richiesta espressa nei giorni scorsi da una delegazione delle Regioni nel suo intervento davanti alla Commissione parlamentare per la Semplificazione dei servizi sanitari. Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), hanno ricordato i rappresentanti delle autonomie, consente agli assistiti «di visualizzare sulla piattaforma le ricette dematerializzate» emesse a proprio carico. Nonostante questo, resta al momento l’obbligo «di stampare il promemoria ai fini della presa in carico», una disposizione che per le Regioni vale oggi la pena di superare «con un atto normativo condiviso». Riguardo al quale, ha concluso la delegazione regionale, verranno condotti «approfondimenti» a partire dal prossimo anno.
Sul tema, come noto, la Lombardia ha già compiuto importanti passi avanti: da più di un anno, infatti, è stata avviata – d’intesa con Federfarma regionale e Assofarm/Confservizi – una sperimentazione che consente agli assistiti affetti da cronicità di evitare il passaggio dal medico per farsi ripetere la ricetta: il paziente, tramite app realizzata dalla Regione e collegata al Fse dell’interessato, può recarsi in farmacia con lo smartphone e chiedere la stampa del promemoria, che la farmacia utilizza per la spedizione della ricetta dem. Regione e farmacie, inoltre, sono già al lavoro per semplificare ulteriormente il percorso, grazie all’utilizzo di codici Otp inviati direttamente ai cellulari dei pazienti e a prova di privacy.
«La sperimentazione è partita l’estate dell’anno scorso nel rhodense, alle porte di Milano» spiega a FPress Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «e il gradimento dei cittadini ha convinto a estendere il servizio prima alle province di Mantova e Lecco e ora a quella di Varese. Le farmacie del territorio devono cavalcare la semplificazione e diventarne protagoniste, perché è nel loro dna proporre ai cittadini percorsi semplificati di accesso alle prestazioni».