In tre Regioni e una Provincia autonoma le farmacie del territorio devono ancora vedere le prime mensilità della remunerazione aggiuntiva introdotta dal dl 41/2021 del marzo scorso e dettagliata, per la parte attuativa, dal decreto del ministero della Salute del 29 ottobre. E’ quanto rivela la panoramica condotta in questi giorni da FPress sulla scorta delle informazioni provenienti dalle software house: tredici Regioni (Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria) avevano cominciato a versare la remunerazione aggiuntiva con la dcr di novembre, in pagamento il mese scorso. Altre tre (Sicilia, Pa di Trento, Veneto e Marche), l’hanno fatto con la dcr di dicembre, che le farmacie riceveranno a giorni. Lazio, Puglia, Sardegna e provincia autonoma di Bolzano, infine, sono ancora al palo e, a questo punto, potranno cominciare a pagare soltanto con la dcr di gennaio.
Le motivazioni dei ritardi sono eterogenee. Nel Lazio, per esempio, è in corso la revisione della distinta elettronica e dunque per la remunerazione aggiuntiva occorre attendere che terminino gli interventi. A Bolzano, secondo quanto riporta Federfarma provinciale, è tutto fermo perché non sarebbero ancora arrivati i soldi da Roma e l’amministrazione, data la sua autonomia, non può anticipare i fondi. In Puglia la Regione ha dato indicazione alle farmacie di comunicare gli importi al di fuori della dcr, ma finora non è ancora arrivato un euro.
Chiudono alcuni casi particolari. Come quello della Sicilia, dove le farmacie riceveranno con la dcr di dicembre soltanto tre mensilità della remunerazione aggiuntiva, cioè settembre, ottobre e novembre. Non quella di dicembre perché, a causa di istruzioni non chiarissime di alcune associazioni provinciali dei titolari, una parte delle farmacie non ha messo in distinta la mensilità aggiuntiva di dicembre. E così, per evitare complicazioni, si è deciso di rinviare il pagamento per tutte.