Ci sarà la Lombardia – oltre a Piemonte, Emilia Romagna, Sicilia, Valle d’Aosta e alle due province autonome di Trento e Bolzano – nel gruppo di Regioni che per prime sperimenteranno la ricetta bianca dematerializzata. Sulla carta la partenza dovrebbe essere il 31 gennaio, ma è molto probabile che il via effettivo slitterà di qualche giorno perché lunedì Sogei ha rivisto alcune procedure tecniche che costringeranno le software house a nuovi interventi sui loro gestionali.
Il cronoprogramma, in ogni caso, sarebbe già stato definito da alcune settimane in una serie di incontri tra le organizzazioni di farmacie e medici di famiglia: il secondo scaglione dovrebbe partire a marzo e comprende Veneto (che potrebbe anticipare a gennaio), Friuli Venezia Giulia e Puglia; il terzo, al via da aprile, comprenderà Basilicata e Sardegna. Non pervenute invece le altre Regioni, che ancora non hanno fatto sapere le loro intenzioni.
Per le farmacie, in ogni caso, la tabella di marcia ha significato ridotto: la cosiddetta “circolarità” della ricetta bianca dem, infatti, richiederà che dal primo via, quello di fine gennaio, tutti gli esercizi dalla croce verde siano in grado di accettarla e spedirla, a prescindere dalla regione in cui operano. Provvederanno le già citate software house, che infatti stanno lavorando ad adeguamenti da installare poi in tutte le farmacie del territorio nazionale.
Per quanto concerne l’operatività, la ricetta bianca dem replicherà procedure e percorso della ricetta rossa: la prescrizione redatta al computer dal medico viene caricata sul Sac con un nrbe (numero di ricetta bianca elettronica) che servirà al farmacista per recuperare la ricetta dal Sistema di accoglienza; il gestionale del medico, inoltre, consegna al paziente un promemoria in formato pdf che può essere stampato oppure trasmesso in modalità digitale o ancora caricato sul Fascicolo sanitario elettronico. Per le procedure di dettaglio fa testo il decreto ministeriale 30 dicembre 2020 che definiva le basi della dematerializzazione. Senza prevedere – opportuno ricordarlo alle farmacie – alcun obbligo in capo ai medici riguardo alla prescrizione in modalità digitale delle ricette bianche.