Le farmacie continueranno a spedire le ricette di medicinali anche in formato cartaceo fino a nuove disposizioni da parte delle Regioni e delle autorità competenti. Questo è quanto indicato nella circolare diffusa il 31 dicembre scorso da Federfarma nazionale, alla vigilia dell’entrata in vigore della Legge 204/2024 (Manovra per il 2025).
Obbligo di prescrizioni digitali
Il comma 317 dell’articolo 1 della Manovra stabilisce che tutte le prescrizioni mediche debbano essere redatte in formato digitale, secondo quanto previsto dai decreti del MEF del 2 novembre 2011 e del 30 dicembre 2020. La norma riguarda:
Ruolo delle Regioni nel processo di digitalizzazione
Il successivo comma 318 assegna alle Regioni il compito di garantire l’attuazione del processo di dematerializzazione attraverso le autorità competenti per territorio. Tuttavia, come sottolinea Federfarma, l’effettiva applicazione delle norme richiede l’adozione di disposizioni attuative e specifiche tecniche da parte dei Ministeri e delle amministrazioni regionali.
Prescrizioni cartacee: cosa cambia per le farmacie
Federfarma evidenzia che, fino a quando non verranno emanate le indicazioni necessarie, le farmacie dovranno continuare a erogare farmaci sulla base di ricette cartacee. Questo garantirà la piena continuità del servizio farmaceutico, evitando disagi ai pazienti durante la transizione verso il digitale.
Sulle indicazioni della Manovra in tema di dematerializzazione interviene anche Assofarm, che in una nota diffusa ieri auspica che sia assicurata «la stabilità del processo dispensativo del farmaco nel lasso di tempo in cui c’è la prescrizione di legge ma non le regole tecniche per applicarla». Per il presidente dell’associazione che rappresenta le farmacie comunali, Luca Pieri, «la piena applicabilità di quanto contenuto nella recente Legge di Bilancio potrà avvenire solo dopo che Ministeri competenti e Regioni avranno emanato disposizioni che indichino la corretta applicazione delle norme».