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Riclassificazione glifozine, Nisticò a Regioni: obbligo di legge, valuteremo risparmi

27 Marzo 2025

Lo spostamento delle glifozine dal canale della diretta a quello della convenzionata, ossia la riclassificazione che il ministero della Salute aveva annunciato nei giorni scorsi, è un obbligo normativo al quale l’Aifa deve ottemperare. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia del farmaco, Robert Nisticò, in un incontro con gli assessori alla Salute delle Regioni secondo quanto scritto ieri da Quotidiano Sanità.

La riunione era stata richiesta dalle Regioni dopo la diffusione da parte dell’Aifa di dati che stimavano in circa 10 milioni il risparmio generato in un anno dalla riclassificazione delle gliptine. Per gli assessori, invece, quell’intervento (risalente al maggio 2024) avrebbe in realtà appesantito la spesa farmaceutica. Al riguardo, Nisticò ha annunciato nell’incontro un approfondimento sulla metodologia adottata per quelle stime, che sarà discusso al tavolo Regioni-Aifa.

Quanto al trasferimento delle gliflozine, che ha già ricevuto luce verde dalla Cse, Nisticò ha ricordato alle Regioni che una quantificazione dell’impatto economico potrà essere stimata soltanto dopo che Aifa e aziende produttrici avranno concluso la rinegoziazione dei prezzi al pubblico di tali farmaci. Su questa seconda riclassificazione, infatti, non sarà possibile ripetere l’operazione che ha caratterizzato lo switch delle gliptine, per le quali le aziende produttrici si erano impegnate a confermare gli sconti confidenziali della diretta. La questione, ha detto ancora Nisticò, verrà comunque esaminata al Tavolo sulla farmaceutica del ministero della Salute prima di andare all’esame del cda di Aifa.