«Lo ripeto: non commento mai leggi, convenzioni o accordi sulla dpc finché non sono stati approvati in via definitiva». Sono le parole con cui Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfarma, risponde alla richiesta di un parere sulle proposte avanzate dalla Regione Emilia Romagna al tavolo negoziale per il nuovo accordo sulla dpc.
Presidente, la sua cautela è comprensibile ma si sta parlando dello spostamento dalla fascia A al Pht di buon numero di molecole con prezzi al pubblico non proprio irrisori…
È in corso una trattativa ufficiale? Ci sono stati degli incontri, c’è una proposta formale della Regione?
C’è stato un incontro giovedì scorso e si aspetta che la Regione formalizzi la sua piattaforma…
Purtroppo, la 405/2001 consente alle Regioni di fare ciò che vogliono.
Se la Regione Emilia Romagna chiede ai sindacati delle farmacie di arrivare a un accordo, significa che vuole evitare di fare di testa sua…
Vuol dire che preferisce muoversi con il loro consenso.
Quindi?
L’ho detto, parlo solo di ciò che è ufficiale. Se volete, chiedetemi che cosa penso della delibera regionale dell’agosto scorso, che aveva autorizzato l’Asl Romagna a sperimentare la distribuzione in dpc dei farmaci della convenzionata per asma e bpco (cioè quello che oggi la Regione vorrebbe istituzionalizzare nel nuovo accordo sulla dpc, ndr).
Che cosa ne pensa?
Siamo nettamente contrari, come già scrivemmo a settembre in una lettera alla Regione che seguiva le analoghe prese di posizione di Farmindustria ed Egualia. A seguire inviammo una nota al ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui manifestavamo le nostre perplessità sul progetto romagnolo. E questa stessa lettera l’abbiamo rispedita a fine marzo al nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Risulterebbero anche diversi ricorsi al Tar da parte delle aziende farmaceutiche…
Faccio anche notare che, a quanto mi risulta, la sperimentazione dell’Asl Romagna non è ancora partita. Per questo dico che commento soltanto gli atti ufficiali. E comunque, rispetto alla delibera dell’estate scorsa non abbiamo cambiato idea.