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Rocchi (Egualia): costi esplosi, a rischio forniture di molti farmaci off patent

29 Ottobre 2022

«Le aziende produttrici di generici rischiano di essere stritolate da una crisi che colpirebbe in primo luogo i pazienti e il Ssn». Lo ha detto Massimiliano Rocchi, vicepresidente di Egualia, intervenendo ieri al 43° Congresso nazionale della Sifo, in corso a Bologna. Al centro della sua relazione gli effetti dello shock economico generato prima dalla pandemia e ora dal conflitto russo-ucraino, che impone interventi urgenti a sostegno del comparto dei farmaci fuori brevetto.

«Il nostro settore rappresenta in molte aree terapeutiche il primo fornitore del Ssn» h riucordato Rocchi «ma negli ultimi 12 mesi i costi delle materie prime sono triplicati, le tariffe di spedizione sono aumentate di sei volte e i costi energetici più di due volte rispetto alla media 2018-2020, da cui una crescita dei prezzi complessivi alla produzione di ben oltre il 10%», ha spiegato Rocchi.

Il 26% degli off patent venduti in farmacia, ha proseguit il presidente di Egualia, «ha un prezzo inferiore o uguale a 5 euro: sono quelli maggiormente a rischio di sostenibilità industriale assieme a tutte le forme iniettabili sterili vendute agli ospedali. L’attuale regolamentazione dei prezzi dei farmaci generici-equivalenti non consente alcun adeguamento all’inflazione e rende impossibile rinegoziare i prezzi di aggiudicazione delle procedure di acquisto pubbliche Questo stallo rischia ormai concretamente di determinare l’interruzione delle forniture o il ritiro dei prodotti dal mercato. Sarebbe una prospettiva agghiacciante, dal momento che il nostro comparto fornisce in media circa il 30% del consumo farmaceutico nazionale».

La richiesta, quindi, è innanzitutto quella di ottenere una revisione dei prezzi, che tenga conto della rivoluzione dei costi in atto. «Per le forniture ospedaliere» ha osservato Rocchi «servono una norma di legge e un fondo speciale dedicato all’adeguamento dei prezzi aggiudicati dalle centrali di acquisto regionali, a partire dalle categorie di farmaci a maggiore rischio di interruzione delle forniture come gli sterili-iniettabili fuori brevetto».

Più in generale, invece, «andrebbe rapidamente individuata una nuova modalità per la richiesta straordinaria di rinegoziazione in aumento dei prezzi dei farmaci nei casi in cui sussistono rischi per la sostenibilità industriale. E vanno rivisti i criteri di gestione delle procedure di gara, per raggiungere maggiore congruità dei prezzi a base d’asta, avendo come obiettivo la salvaguardia della presenza di più operatori sul mercato e la mitigazione dei rischi di rotture negli approvvigionamenti».