Il governo ha approvato un avviso pubblico per il finanziamento di interventi destinati alle farmacie rurali, nell’ambito della Missione 5, Componente 3, Investimento 2 del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). L’intervento, annunciato ieri con una nota, mette a disposizione circa 81 milioni di euro con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle farmacie nei piccoli centri, migliorandone capacità operativa e dotazione tecnologica.
Il provvedimento si rivolge alle farmacie rurali situate in comuni, frazioni o centri abitati con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. I contributi – fino a un massimo di 44.260 euro per farmacia – mirano a promuovere l’erogazione di servizi sanitari di prossimità più efficienti e articolati, soprattutto in quelle aree del Paese dove l’accesso alle cure risulta più complesso.
Gli ambiti di intervento comprendono:
L’attuazione e il monitoraggio della misura sono affidati alla Struttura di missione Pnrr della Presidenza del Consiglio dei ministri, tramite l’Ufficio V, che garantirà anche supporto operativo alle farmacie coinvolte.
«Le farmacie rurali rappresentano un presidio sanitario fondamentale per le comunità che risiedono nelle aree più marginalizzate della Nazione» ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti. «Con questo nuovo avviso il governo Meloni punta ad ampliare ulteriormente la rete dei servizi sanitari nelle comunità rurali, per traguardare, entro aprile 2026, l’obiettivo strategico di 2mila farmacie finanziate, che si aggiungeranno alle 900 del precedente avviso».
Foti ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione con gli stakeholder del comparto – Ordine dei farmacisti, Federfarma e principali associazioni di categoria – per «sensibilizzare e catalizzare l’attenzione verso questa nuova importante opportunità», con l’obiettivo di «garantire servizi sanitari efficienti e veloci ai cittadini».