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Russo (Aifa): gliflozine in convenzionata per migliorarne accessibilità

19 Aprile 2025

«Le gliflozine sono farmaci cronici prescrivibili dal medico di medicina generale: riportarle nella convenzionata serve a rafforzare la continuità terapeutica e semplificare l’accesso». Lo ha detto il direttore generale dell’Aifa, Pierluigi Russo, nell’intervista pubblicata ieri da Future in Healthcare, la videorubrica di Quotidiano Sanità. L’intervento ha fornito una panoramica dei principali cantieri aperti all’Agenzia, a partire dalla governance della spesa farmaceutica, oggi sempre più sotto pressione, fino al lavoro per la riclassificazione delle gliflozine dalla distribuzione diretta alla convenzionata, come previsto dalla Finanziaria.

Sul primo fronte, Russo ha tracciato un quadro complesso: «La spesa farmaceutica cresce ovunque perché arrivano medicinali innovativi e costosi. In Italia, la spesa netta a carico del Ssn cresce da vent’anni lungo una traiettoria lineare: è tempo di rivedere i nostri strumenti». L’attuale modello, dice, si fonda su norme introdotte tra il 2007 e il 2012, che hanno finito per cronicizzare meccanismi pensati per emergenze, come lo sfondamento dei tetti di spesa per acquisti diretti. «Quel tetto è stato superato ogni anno da quando esiste: ciò che doveva essere un argine straordinario è diventato uno strumento ordinario di controllo, con derive opportunistiche a livello locale e aziendale».

Serve, spiega, una nuova strategia che tenga conto del cambiamento del ciclo di vita dei medicinali, oggi spesso più breve, e dell’arrivo di terapie sempre più mirate e costose. E anche gli strumenti operativi, come il decreto prezzi, andrebbero aggiornati: «Forse è il momento di introdurre incentivi per i medicinali sviluppati in Italia o in Europa, che valorizzino la rete nazionale della sperimentazione clinica». Ma soprattutto, per Russo è prioritario «ripensare in modo più ampio la governance dell’assistenza farmaceutica, anche per garantire l’accesso omogeneo su tutto il territorio».

L’eterogeneità regionale è al centro anche del processo di riclassificazione delle gliflozine, che punta a spostare questi antidiabetici dalla distribuzione diretta alla convenzionata. Un’operazione, chiarisce Russo, che risponde a criteri clinici più che economici: «Le gliflozine sono farmaci per il trattamento cronico del diabete, già prescrivibili dal medico di medicina generale. Devono quindi favorire la continuità terapeutica e la compliance, ed è giusto che siano disponibili in farmacia». La Commissione, aggiunge, ha scelto di riclassificare l’intera classe proprio per evitare disallineamenti prescrittivi: «Non ha senso che un paziente riceva medicinali diversi per la stessa indicazione in base al principio attivo».

Quanto ai risparmi per le casse pubbliche, Russo è prudente: «La norma non nasce con un obiettivo finanziario, anche se un Tavolo di monitoraggio è stato istituito per valutare la sostenibilità economica delle riclassificazioni». La frammentazione dei modelli organizzativi regionali, dice, rende molto complessa qualsiasi stima ex ante.

Infine, Russo ha confermato che è in corso anche la revisione dei criteri per l’innovatività terapeutica: la consultazione pubblica si è conclusa e il documento aggiornato sarà ora trasmesso per l’approvazione finale.