Omessa segnalazione della tipologia di farmaci commercializzati dall’esercizio, assenza del prezziario dei medicinali da mettere a disposizione del pubblico, mancanza della striscia di cortesia per il rispetto della privacy. Sono alcune delle inadempienze rilevate dai Carabinieri del Nas di Pescara in sette parafarmacie abruzzesi, nel corso di una serie di controlli sul territorio. I responsabili legali, come riferisce una nota, sono stati segnalati all’Autorità amministrativa e sanzionati per varie omissioni: mancanza di spazi o contenitori per la conservazione dei farmaci scaduti, assenza dell’indicatore per la temperatura nel frigorifero che conserva farmaci e integratori, addetti privi del camice bianco e del distintivo dell’Ordine. In più, prosegue il comunicato, in due esercizi i militari «hanno sorpreso alcune donne intente a esercitare abusivamente l’attività di estetista».
Nas in azione nella filiera farmaceutica anche a Napoli: nell’ambito di alcuni controlli relativi all’importazione e al commercio di specialità medicinali, i Nas del capoluogo in collaborazione con personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno sequestrato oltre 3.000 confezioni di farmaci destinati all’esportazione in due diverse aziende specializzate nella vendita all’ingrosso di medicinali. Il provvedimento, spiega la nota, è stato adottato una volta appurato che le due società, «in flagrante violazione della normativa di settore», avevano stoccato alcuni farmaci destinati allo sdoganamento in un container inadeguato al loro trasporto e conservazione. Inoltre, i carabinieri hanno scoperto altre 3.500 confezioni di medicinali che, pur essendo destinati al commercio extracomunitario, non erano stati annullati sui bollini con l’indicazione “esportazione”. I responsabili delle due società sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria, il valore complessivo della merce sequestrata ammonta a circa 40.000 euro.