filiera

Scaccabarozzi (Farmindustria): dal nuovo governo ci attendiamo disponibilità al dialogo

15 Giugno 2018

In Italia la spesa farmaceutica pubblica procapite è inferiore del 27% alla media dei grandi Paesi europei; i farmaci hanno prezzi più bassi del 15-20% rispetto all’Europa. Inoltre, i farmaci a brevetto scaduto rappresentano il 90% delle vendite in farmacia e l’Italia è il primo paese per vendite di biosimilari. E’ qanto ha ricordato ieri il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, intervenendo a un convegno a Roma. «Dal nuovo governo ci aspettiamo una possibilità di dialogo» ha detto «siamo pronti a un confronto trasparente, non crediamo nei pregiudizi, non vogliamo averne. Abbiamo già chiesto un incontro». Mettere al centro dell’attenzione il paziente, ha proseguito, «è l’interesse del governo così come il nostro. Al nuovo esecutivo chiediamo solo che ci sia attenzione per il miglioramento della governance». Nella farmaceutica, ha ricordato il presidente di Farmindustria, «l’innovazione significa vita: vivo sei ore in più al giorno e tre mesi in più ogni anno di un italiano degli anni ’50».

Se la salute costa, è in sostanza il messaggio, la malattia costa di più: «Un euro per la vaccinazione fa risparmiare fino a 16 euro di spesa per curare chi si ammala» ha ricordato ancora Scaccabarozzi. E non solo: ogni tre persone cui è stato diagnosticato un tumore, due sono ancora vive dopo 5 anni; 30 anni fa non si arrivava a una su tre: «L’83% di questo progresso si deve ai nuovi farmaci» ha detto il presidente dei farmindustriali. E ancora: l’Hiv è diventata una patologia cronica con un’aspettativa di vita di 70 anni; l’epatite C è curabile; la mortalità per malattie cardiovascolari è scesa del 30% in 10 anni; le vaccinazioni hanno eradicato malattie come vaiolo e poliomelite; gli over 65 in buona salute in 10 anni sono passati dal 18 al 29% del totale.