Serviranno ancora un po’ di giorni per la partenza del nuovo servizio domiciliare di screening rapido anti-covid da parte delle farmacie piemontesi. Lo slittamento serve a completare gli interventi tecnici necessari a mettere in collegamento la piattaforma informatica del provider selezionato da Federfarma Piemonte (la Alpha Pharma Service, che fornirà alle farmacie test e infermieri) con i database delle Asl, in modo da assicurare il tracciamento digitale dei contatti. Ma servono anche alcuni interventi amministrativi: secondo la giurisprudenza consolidata, la lettura dei risultati del test è riservata soltanto ai medici (perché comporta una valutazione diagnostica), ma l’azienda ne è sfornita e quindi va trovato un centro di refertazione.
Intanto si fanno più chiari i contenuti del servizio: il paziente che vuole sottoporsi allo screening dovrà recarsi in farmacia e prenotare. Il test lo porterà a casa l’infermiere, inviato da una società di assistenza convenzionata con l’Alpha Pharma Service. Le tariffe, come spiega una circolare distribuita nei giorni scorsi da Federfarma Piemonte, variano in base al numero delle persone da testare a domicilio: per il tampone rapido nasale/faringeo si va da 45 euro (una persona) a 32 (cinque persone, nel caso il richiedente voglia allargare lo screening a familiari/conviventi); per il test sierologico da 43 a 30 euro. Il compenso previsto per le farmacie ammonta a 6 euro per ogni test acquistato (compresa la quota al grossista, pari a 30 cent), da richiedere al paziente quando prenota.