Arriva l’intesa, al tavolo del Ministero sulla sperimentazione della farmacia dei servizi, per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica nelle farmacie del territorio. E’ il punto che Federfarma, Fofi e Assofarm mettono a segno al quarto incontro del gruppo di lavoro, organizzato giovedì scorso al dicastero: superate le resistenze dei medici di famiglia, presenti alla discussione con Fimmg, Simg e Fnomceo, il tavolo ha trovato finalmente la convergenza sull’organizzazione del servizio nelle nove regioni che parteciperanno alla sperimentazione (Lazio, Piemonte e Puglia dal primo anno, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia dal secondo e Veneto, Umbria e Campania dal terzo). I mmg, in sintesi, forniranno alle farmacie gli elenchi dei non aderenti con asma-bpco o ipertensione che risultano dai loro database (e che già dovrebbero coprire il 90% dei casi, hanno assicurato i rappresentanti della medicina generale); le farmacie, dal canto loro, prenderanno in carico questi assistiti e li sottoporranno a questionari e counselling, segnalando qundi ai curanti le motivazioni della mancata aderenza; in aggiunta, potranno “scovare” ulteriori casi usando come discriminante il codice esenzione, anche se i medici hanno tenuto a sottolineare una volta di più che non tutti i malati ce l’hanno.
Altro punto sul quale Federfarma, Fofi e Assofarm hanno trovato la convergenza – stavolta con le Regioni – riguarda le modalità di reclutamento delle farmacie partecipanti: parte pubblica avrebbe voluto fissare dei requisiti di fatturato con l’obiettivo di limitare la sperimentazione dell’aderenza ai soli esercizi forniti di personale adeguato per l’attività (tre questionari da sottoporre al paziente, interviste periodiche, aggiornamenti con il curante), le tre associazioni hanno ottenuto una selezione su base esclusivamente volontaria, con i partecipanti che si impegneranno preliminarmente ad arruolare almeno venti pazienti.
E’ stata messa debitamente a fuoco anche l’attività di Americo Cicchetti, docente di Organizzazione aziendale alla Cattolica di Roma, il consulente scelto dal Ministero per misurare le effettive ricadute economiche dei servizi sottoposti a sperimentazione per tre anni nelle nove regioni: verrà effettuata una prima rilevazione dei dati di consumi e spesa – attingendo ai dati delle Asl – a “T Zero”, ossia prima dell’avvio della fase sperimentale; quindi una seconda misurazione a “T uno”, ossia a un anno di distanza, per mettere a confronto le cifre e valutare quali risparmi o processi virtuosi hanno innescato i servizi in farmacia.
Prossima riunione del tavolo verso fine mese, quando si parlerà di telemedicina. E tornerà il tema dei requisiti strutturali così come della certificazione delle apparecchiature, un tema – come si è visto nella seduta di giovedì scorso – che alle Regioni sta particolarmente a cuore.