Il 61% degli italiani si fida del consiglio del farmacista per la gestione della propria salute e circa uno su due (46%) promette che in futuro ricorrerà più spesso al farmacista per avere indicazioni sui piccoli disturbi. E’ una delle indicazioni provenienti dall’indagine commissionata da Gsk Consumer Health e condotta da Ipsos tra il 29 maggio e il 1 giugno in quattro Paesi europei, per un campione totale di circa 4mila individui.
Il responso principale che offre il sondaggio riguarda il nuovo rapporto tra persone e salute generato dall’esperienza della pandemia. Il 54% degli italiani si è reso conto di aver dato la propria salute per scontata prima della pandemia di coronavirus, mentre adesso il 62% capisce meglio cosa impatta su di essa. Il 79% dei nostri connazionali, poi, dice di volere prendere precauzioni extra per ridurre al minimo o eliminare la trasmissione di malattie, il 47% ritiene che assumerà più vitamine o minerali, il 75% afferma che per essere responsabili per la propria salute conta anche non gravare sul sistema sanitario.
In questo percorso di maturazione, emerge con forza il ruolo determinante degli operatori sanitari: circa due terzi degli italiani (66%) dice che si rivolgerà a un operatore sanitario come primo consiglio per problemi di salute minori come i dolori articolari o un raffreddore, circa 1 su 10 si affiderà a familiari e amici e soltanto il 5% ricorrerà a Internet. Nella fascia di età 55 ai 70 anni, in particolare, si rivolgerebbe in prima battuta al medico di famiglia il 58% degli intervistati che lamentano dolori articolari, il 29% di coloro che soffrono di mal di testa, il 62% delle persone affette da rash cutaneo, il 47% di raffreddati e influenzati. Oltre un terzo degli italiani (37%), invece, dice di preferire per i propri disturbi di salute i farmaci da banco anziché la visita dal medico.
La ricerca, infine, ha messo in evidenza l’importanza per gli italiani della scelta dei marchi dei farmaci da banco nella gestione della salute: per l’89% degli italiani è importante che i marchi che scelgono di acquistare siano quelli di cui si fidano (seguiti dall’84% degli spagnoli, dal 79% delle persone nel Regno Unito e dal 73% dei tedeschi), siano scientificamente provati (89%) e abbiano una forte tradizione (60%). Spesso la scelta è orientata verso prodotti “premium” e con un buon rapporto qualità prezzo.
«La maggiore attenzione e responsabilità delle persone verso la propria salute a seguito dell’emergenza ci ispira a rafforzare ulteriormente il nostro impegno in due direzioni» commenta Giuseppe Abbadessa, general manager di Gsk Ch Italia «nella collaborazione e creazione di alleanze con il mondo degli operatori sanitari, e nell’offrire ai consumatori non soltanto una gamma sempre più ampia di soluzioni ai loro bisogni di salute attraverso marchi forti, riconosciuti e con solide basi scientifiche, ma anche continuando a promuovere una cultura responsabile della cura di sé quotidiana come strumento consapevole di prevenzione, salute e benessere, per migliorare la qualità di vita contribuendo al tempo stesso a ridurre l’impatto sul sistema sanitario».