Il 37% dei farmacisti, il 41% dei medici e il 28% degli opinion leader medico-scientifici non nutre preconcetti o manifesta pregiudizi nei riguardi dell’omeopatia. Anzi: il 44% di medici e farmacisti ritiene particolarmente utili i medicinali omeopatici. E la quasi totalità degli intervistati (96%) non li trova dannosi. E’ quanto riferisce l’ultima ricerca condotta da Emg-Acqua per Omeoimprese (l’associazione italiana delle aziende che producono e distribuiscono farmaci omeopatici) su un campione di 300 esperti tra medici generici, farmacisti, docenti universitari e giornalisti che scrivono di sanità. Nel complesso, rivela l’indagine, i dati disegnano un rapporto positivo tra la comunità medico-scientifica e l’omeopatia: «Contrariamente a quanto spesso appare sui media» sintetizza Omeoimprese «parte della comunità scientifica non è per nulla ostile».
Certificano i numeri: un quinto dei medici di famiglia italiani prescrive farmaci omeopatici e il 60% circa del campione li utilizza anche per sé, ma vorrebbe maggiori informazioni su posologia e indicazioni terapeutiche . I medici che prescrivono medicinali omeopatici, in particolare, ne apprezzano la naturalità (36%) e la complementarità con l’allopatia (20%). E se i primi sostenitori dell’omeopatia sono i farmacisti («un punto di riferimento importante per i pazienti nei piccoli problemi di salute» sottolinea Omeoimprese) anche i medici, i docenti universitari e i giornalisti scientifici dichiarano di apprezzare l’omeopatia per la sua efficacia (15%). Non sono più del 10%, dall’altro lato, coloro i quali parlano di «effetto placebo» per questo tipo di prodotti e si fermano al 14% i medici e farmacisti che si rifiutano di prescriverli o consigliarli.
«I risultati della ricerca» commenta il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga «sono buoni e forniscono al comparto e alle istituzioni sanitarie indicazioni preziose sul futuro di questa disciplina. L’omeopatia in Italia è apprezzata dai pazienti, così come dalla comunità scientifica. Il nostro è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania e il processo di regolamentazione in atto, frutto del recepimento da parte delle istituzioni nazionali di direttive europee, ci consente di avvicinarci agli standard di moltissimi altri Paesi europei per quanto riguarda il riconoscimento dell’omeopatia».
I medici, dice ancora la ricerca, scelgono l’omeopatia per curare raffreddori, riniti e influenze (54%), per problemi all’apparato respiratorio (33%), insonnia (27%), dolori articolari o muscolari (13%). In generale, chi non consiglia o usa l’omeopatia pensa che una maggiore informazione sui farmaci, gli effetti e l’utilizzo possa aiutare. Il 60% degli opinion makers e del personale sanitario dichiara di essere abbastanza informato, ma vorrebbe più comunicazione sull’efficacia (45%), sui risultati di test scientifici e sperimentazioni (37%). Il 31% dei farmacisti si aspetta indicazioni più puntuali sull’utilizzo, il 28% vorrebbe spiegazioni sulla posologia.