L’epidemia da coronavirus fa rifiorire negli italiani il senso di appartenenza alla comunità e soprattutto fa loro riscoprire il valore di istituzioni come il Servizio sanitario nazionale e la farmacia. Che, probabilmente, comincia a riscuotere i sacrifici messi in campo in queste settimane per stare a tutti i costi al fianco dei malati e delle famiglie. Questo almeno suggerisce l’indagine condotta da Metrica Ricerche per Trade Lab su un campione rappresentativo di mille individui tra i 18 e i 65 anni, per scrutare umori e previsioni del Paese in questi giorni di grave emergenza.
La ricerca, in particolare, rivela che tra gli effetti collaterali dell’epidemia c’è un rinnovato apprezzamento per il servizio sanitario pubblico come patrimonio della collettività. Il 58% degli intervistati ammette un’accresciuta consapevolezza circa il valore del Ssn e la necessità di maggiori investimenti, il 41% dichiara che si rivolgerà con maggiore fiducia al servizio sanitario.
Dalle risposte emerge soprattutto la riscoperta della farmacia come presidio di servizio radicato sul territorio: assicura che farà tesoro di questo loro valore il 44% del campione, ma tra le donne e gli italiani di Sud e Isole la media sale al 50%, tra gli individui con titolo di studio universitario (dottorato o master) si assesta al 49% e tra i baby boomers (generazione over 56) arriva al 51%.
Cresce anche la fiducia nei confronti di farmacisti e medici di famiglia come fonte affidabile di rassicurazione in emergenze come queste (lo dice il 54% degli intervistati, che diventano il 60% tra le donne e il 63% tra chi ha un’istruzione da media superiore). E si afferma una ritrovata sensibilità per la propria salute: il 46% del campione promette in futuro maggiore attenzione, anche se soltanto uno su tre annovera in tale impegno la profilassi vaccinale (il 43% tra i baby boomers).
Dallo shock dell’epidemia scaturisce anche una nuova consapevolezza degli italiani verso il presente e verso gli altri: il 54% degli intervistati ha riscoperto di vivere in un mondo globalizzato (61% tra i baby boomers), il 52% dice che questa esperienza aumenterà il suo senso di responsabilità verso gli altri (63% tra gli intervistati con istruzione da media superiore) o di solidarietà (47%).