Revisione dei tetti della spesa farmaceutica, al fine di una «rimodulazione nel rispetto dei vincoli di bilancio», e riordino del Prontuario, anche attraverso l’applicazione del «principio secondo il quale farmaci terapeuticamente equivalenti debbano avere lo stesso prezzo di rimborso». Si orienteranno su queste direttici gli interventi del ministero della Salute in materia di governance del farmaco secondo le anticipazioni che Roberto Speranza ha fornito ieri mattina nel suo intervento davanti alle commissioni riunite Affari sociali e Igiene e sanità di Montecitorio e Palazzo Madama. L’audizione doveva servire ai due gruppi di lavoro per avere indicazioni sugli obiettivi programmatici del dicastero, che Speranza ha passato in rassegna per punti.
Diversi i temi di diretto interesse per le farmacie, che sono state anche citate in più passaggi. Il Ministro, per esempio, ha promesso la rimozione degli ostacoli che «impediscono la piena attuazione della farmacia dei servizi», perché «offrire la possibilità di erogare maggiori prestazioni a questa rete capillare di 19mila farmacie è una possibilità straordinaria per rafforzare il rapporto tra cittadini e Ssn». A tal fine, ha continuato Speranza, «un ruolo determinante può essere svolto dal rinnovo della convenzione, che dovrà definire i criteri generali e i principi per erogare servizi nell’ambito del Ssn».
Sempre con le farmacie, poi, è stato «riattivato il tavolo sulla remunerazione della filiera distributiva», con la quale Speranza intende «aprire un dialogo», assieme al Parlamento, «per verificare lo stato di attuazione della norma relativa all’ingresso delle società di capitali nella gestione delle farmacie». Sarà inoltre cura del Ministro «avviare ogni necessario approfondimento volto a verificare la questione delle parafarmacie, che è un altro grande tema di cui dovremo occuparci».
Al di là delle questioni che riguardano l’organizzazione del servizio farmaceutico, l’altro tema di stretto interesse dei farmacisti titolari che Speranza ha toccato nell’audizione è quello della spesa farmaceutica. A proposito della quale il Ministro ha fatto riferimento alle misure contenute nel documento sulla governance approvato da chi ha retto il dicastero subito prima di lui, Giulia Grillo. «Attueremo i contenuti di quel documento» ha detto Speranza «tra le attività che ritengo prioritarie, merita particolare attenzione il lavoro già avviato da Aifa sulla revisione del Prontuario farmaceutico nazionale, che da tempo non viene effettuata». In questo contesto, il Ministro ha fatto capire che avranno la precedenza anche un intervento sui prezzi («prezzi più elevati possono essere riconosciuti a fronte di un valore terapeutico aggiunto per i pazienti e devono essere comunque commisurati al valore aggiunto) e sui tetti di spesa («penso siano maturi i tempi per una loro revisione al fine di una possibile rimodulazione, nel rispetto dei vincoli di bilancio»).