In Sicilia partirà dal prossimo aprile la sperimentazione della farmacia dei servizi sancita dall’Accordo Stato-Regioni del 17 ottobre scorso. E’ una delle indicazioni provenienti dal cronoprogramma che la Regione ha inviato al Ministero una settimana fa: a febbraio, in collaborazione con le Federfarma e gli Ordini dei farmacisti, verrà chiesto alle 1.560 farmacie dell’Isola la disponibilità a partecipare alla sperimentazione e a quali dei servizi messi in campo; a marzo la formazione e infine il mese successivo l’arruolamento (non tutte quelle che faranno domanda potrebbero essere poi chiamate) e il via.
Per quanto concerne i servizi, il cronoprogramma riporta analiticamente i target relativi a farmacie e pazienti, con quote variabili da voce a voce: nel caso della ricognizione terapeutica, per esempio, le farmacie da arruolare sono 300 (il 20% del totale) ognuna delle quali dovrà reclutare 25 pazienti; sono 300 anche le farmacie da coinvolgere nel monitoraggio dell’aderenza terapeutica (ipertensione, bpco e diabete), ognuna delle quali dovrà coinvolgere cinque pazienti. Nel caso dello screening oncologico al colon retto, invece, gli esercizi da arruolare sono l’80% e i pazienti per farmacia 70. In totale gli assistiti coinvolti saranno poco più di 114mila, per la cui presa in carico la Regione riceverà poco meno di 4 milioni di euro.
Anche il cronoprogramma siciliano come quelli lombardo e pugliese non offre un elenco analitico dei compensi di cui beneficeranno le farmacie ma fissa i criteri che ne determineranno l’ammontare: in sostanza, si considereranno tempo impiegato e costo dell’operatore, materiale di consumo e ogni altro onere derivante dall’esecuzione del servizio. Inoltre, sarà quantificato il costo di fruizione dell’infrastruttura tecnologica che supporterà le farmacie nella compilazione dei questionari per l’aderenza terapeutica e l’immissione dei dati sull’attività svolta. I farmacisti titolari, avverte in ogni caso la Regione, saranno pagati alle stesse scadenze previste per il versamento dei finanziamenti: 20% alla presentazione del cronoprogramma, 40% all’espletamento del primo 50% di attività, l’ultimo 40% all’approvazione del report finale.
Oltre a ricognizione farmacologica, aderenza terapeutica e screening del colon retto (che per altro la Regione aveva già messo in piedi quest’estate per conto proprio), i servizi selezionati dal cronoprogramma siciliano comprendono l’attivazione del Fse (20% delle farmacie, 100 pazinti da arruolare ciascuna) e la telemedicina (holter, ecg, spirometria: 5% delle farmacie e 10 assistiti ciascuna).