La spesa farmaceutica per acquisti diretti che sfonda di un miliardo in più e la convenzionata che invece vede diminuire di oltre venti milioni il proprio avanzo, ossia la parte di budget che non è stata spesa. Sono i principali aggiustamenti che arrivano dal report con cui l’Aifa ha ufficializzato nei giorni scorsi il consuntivo finale della spesa farmaceutica Ssn per il 2022. Rispetto al primo rapporto, diffuso a fine aprile, le differenze sono minime e discendono in massima parte dalla quantificazione definitiva del Fondo sanitario nazionale per il 2022, che il ministero della Salute ha comunicato a maggio (fino a quel momento l’Aifa aveva fatto riferimento a cifre provvisorie).
Ufficializzati i tetti di spesa, l’Agenzia ha così potuto accertare budget e sfondamenti effettivi, che comunque si discostano di poco dalle stime di aprile. Per quanto concerne la spesa convenzionata, la chiusura di fine anno supera di poco gli 8 miliardi di euro, per un avanzo sul tetto di 705 milioni (nel report precedente erano 727).
La spesa farmaceutica per acquisti diretti, invece, chiude a fine anno a 12,2 miliardi di euro, per uno sfondamento di 2,7 miliardi rispetto al budget (nella stima di aprile erano poco meno di due). Ancora a proposito di spesa convenzionata, i consumi espressi in numero di ricette (564,1 milioni) risultano in lieve aumento sul 2021 (+2,1 %) come l’incidenza dei ticket (+1,4%). Stabili invece le dosi giornaliere dispensate, +0,2% sul 2021 pari a 50,3 milioni.