Che fine ha fatto il Consiglio delle Regioni del Sunifar? Lo chiede Alfredo Orlandi, segretario di Federfarma Abruzzo ed ex presidente nazionale del sindacato rurale, in una lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici della Federazione e alle associazioni provinciali e regionali di Federfarma: è ormai dall’estate scorsa che non vengono più indette sedute della componente rurale del Consiglio delle Regioni, che invece continua regolarmente a riunirsi nella versione “estesa” (42 delegati). L’effetto, scrive Orlandi, è che così l’operato della presidenza del Sunifar viene sottratto a quel controllo che, per statuto della Federazione, è affidato proprio all’organismo consiliare. «Di fatto» è la riflessione di Orlandi «si è “chiuso” il Consiglio mantenendolo aperto».
Oltre al disappunto per le mancate convocazioni, continua la lettera, c’è anche stupore per «l’inerzia della dirigenza del Sunifar», che dovrebbe apprezzare le funzioni propositive del Consiglio delle Regioni. Anche perché, osserva Orlandi, «malauguratamente di criticità le farmacie rurali ne hanno in abbondanza». Strano anche «che i tanti colleghi rurali inseriti nelle moltissime commissioni del sindacato» non si siano accorti del “congelamento” dell’organismo consiliare.