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Tamponi rapidi, con la ripresa dei contagi risale la domanda: +14% in 7 giorni

22 Marzo 2022

La risalita dei contagi covid, 725 casi per 100mila abitanti nella scorsa settimana contro i 510 e i 433 delle due precedenti, risveglia la domanda di tamponi rapidi nelle farmacie del territorio e nelle strutture sanitarie, che torna a crescere da due settimane dopo più di un mese di costante contrazione. E’ quanto rivelano gli ultimi dati provenienti dalla cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità: nei sette giorni che vanno da lunedì 14 a domenica 20 marzo sono stati effettuati poco più di 2,4 milioni di antigenici, il 14% in più rispetto al periodo precedente.

Anche la settimana 7-13 marzo riporta un incremento: 2,1 milioni i test rapidi erogati, quasi il 6% in più sui sette giorni precedenti. E’ qui che scatta il rimbalzo: dall’1 al 6 marzo, infatti, si registrano poco meno di due milioni di tamponi, per un calo del 13% sui sette giorni precedenti (quando già si era registrata una contrazione di quasi il 16% rispetto alla settimana 14-20 febbraio).

Come noto, la disposizione sui tamponi a prezzo calmierato scade a fine mese, con l’uscita dallo stato di emergnza, e al momento il Governo non sembra intenzionato a prorogarla. Anzi, il decreto approvato la settimana scorsa dispone lo scioglimento del Commissariato del generale Figliuolo, che nell’agosto scorso aveva firmato con Federfarma e Assofarm il protocollo sui prezzi degli antigenici.