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Tortorici lascia la segreteria di Federfarma Palermo: distanza sui programmi

18 Marzo 2021

E’ stato uno di coloro che hanno contribuito alla nascita di Farmacia Futura, la lista che nel 2017 ha vinto le elezioni per la presidenza nazionale di Federfarma. Ed era segretario provinciale di Federfarma Palermo, guidata da Roberto Tobia. Quattro giorni fa Ivan Tortorici, fondatore e moderatore del gruppo Facebook Pillole Di Informazione, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico provinciale per marcare le distanze dalla linea perseguita dall’attuale leadership del sindacato.

Tortorici, dimissioni ponderate o sussulto emotivo legato magari ai recenti progetti di Federfarma nazionale per un ingresso nella finanza?
Ho deciso di lasciare la segreteria palermitana (restando però nel consiglio direttivo dell’associazione) perché da tempo non mi riconosco più nei programmi originari. E’ un divorzio che si è consumato qualche giorno fa ma in realtà covava già da diversi mesi, per la constatazione che tra Federazione e base manca del tutto ogni comunicazione o scambio di opinione.

Si riferisce alla vicenda del fondo d’investimento per l’acquisto delle farmacie?
Questo è un episodio sorto assai recentemente e del quale non sono ancora chiare le implicazioni. Prima ancora, si è evidenziata una non corretta comunicazione e operatività. Penso per esempio alla mancata realizzazione di servizi nella provincia di Palermo o alla vicenda dei pulsossimetri in ambito nazionale, iniziativa lodevole ma che a causa di una errata comunicazione da parte della Rai, non seguita da rettifiche, ha messo in difficoltà tanti titolari.

E poi?
La vaccinazione dei collaboratori non laureati: in molte Regioni sono rimasti fuori e Federfarma non è intervenuta sufficientemente con le autorità preposte attraverso accordi quadro.

Quest’ultimo non mi pare però un caso di assenza di comunicazione con la base…
Diciamo che è insufficiente sensibilità per le richieste provenienti dagli associati. In tanti, me compreso, abbiamo fatto presente il problema della sicurezza sul lavoro e abbiamo ricordato che anche i non laureati – penso per esempio ai magazzinieri – contribuiscono alla continuità di servizio.

Cos’altro?
L’accordo di collaborazione tra Federfarma e Poste Italiane per gli screening oncologici. Ma è il caso di stipulare partnership con una società pubblica che poche settimane fa ha raggiunto un accordo con Pharmap per la consegna domiciliare dei farmaci nei comuni più piccoli?

Veniamo alla vicenda del fondo d’investimento…
Non è mia intenzione innescare ulteriori polemiche, ma dato che insiste, le dico che è stato mortificante apprendere dei progetti di Federfarma da articoli di giornale piuttosto che dallo stesso sindacato. Progetti che mi sembra non siano dell’ultimo momento e per di più potrebbero avere risvolti epocali per ogni singola farmacia. Non è rispettoso nei confronti degli iscritti, che noi sindacalisti delle rappresentanze territoriali rappresentiamo. Avrei preferito un maggiore coinvolgimento nei ragionamenti e nelle riflessioni della Federazione, magari con riunioni provinciali, prima che ne parlasse Pharmacy Scanner, al quale voglio inviare un ringraziamento per averci informati e consentito così di dibattere.

Ma lei è favorevole o contrario all’ipotesi che il sindacato entri in un fondo di private equity?
Essendone venuto al corrente assai recentemente, riterrei opportuno e doveroso approfondire accuratamente la questione, sotto la regia nazionale e con il contributo di opportuni pareri tecnici. Ma il punto fondamentale è che l’importanza della questione rende urgente lasciare alle rappresentanze territoriali, e attraverso di loro alla base, la possibilità di dibattere e approfondire. Mi congratulo con i colleghi che in più zone d’Italia l’hanno già fatto o lo stanno facendo, riportando così il confronto nella categoria. Bisogna avere il coraggio di lasciare un ruolo rappresentativo che tale non è più, per riportare la barra a dritta e riprendere la giusta rotta nell’interesse della base ed a garanzia di un consolidato sistema territoriale.