filiera

Toscana, anche Assofarm contro l’articolo 34 sui farmaci A in diretta

17 Dicembre 2024

È già diventato un caso nazionale l’articolo 34 del ddl Bilancio della Regione Toscana, che vuole autorizzare Asl e ospedali a distribuire direttamente alcuni farmaci della convenzionata. La disposizione – dei cui ha riferito per primo FPress venerdì scorso – è attualmente all’esame delle commissioni consiliari ma l’obiettivo della giunta è di farla approvare prima di Natale, quindi nel giro di una settimana al massimo.

Al momento, secondo alcune fonti, la norma riguarderebbe quattro o cinque molecole al massimo, ma il timore delle farmacie toscane è che nel tempo l’elenco possa allargarsi. Anche perché, come si legge a chiare lettere nell’articolo di legge, l’obiettivo è meramente economico, ossia il contenimento della spesa farmaceutica regionale.

Contro la disposizione si era subito scagliata la Cispel, che rappresenta le farmacie comunali toscane, ora a scendere in campo è Assofarm, ossia il sindacato nazionale delle municipalizzate. Che in un comunicato diffuso ieri boccia senza appello il provvedimento. «Se e quando la legge di bilancio della Regione Toscana verrà approvata, i malati cronici che fino a oggi potevano reperire certi medicinali nella farmacia del territorio, ora dovranno recarsi nelle strutture ospedaliere. Più tempo per gli spostamenti, più costi per i trasporti, più disagi per i familiari. Di fronte ad uno scenario simile, ogni altra ragione economica o politica dovrebbe arretrare».

Per il presidente di Assofarm, Luca Pieri, la proposta di legge di bilancio toscana ha un che di anacronistico: «La tendenza e le policy degli ultimi governi, quali che fossero i loro colori politici, sono sempre state sostanzialmente molto distanti da quello che si sta discutendo oggi a Firenze. La Convenzione che ci apprestiamo finalmente a rinnovare dopo oltre 26 anni valorizza la prossimità delle farmacie alla vita quotidiana delle fasce di popolazione più fragili e in esso individua il valore aggiunto distintivo dei nostri presidi. La legge di bilancio della Regione Toscana metterebbe in discussione questo impianto strategico, e sottrarrebbe alle farmacie risorse importanti per migliorare la distribuzione farmaceutica. La nostra speranza è che il dibattito che si sta aprendo in questi giorni aiuti tutti a convincersi sempre più che le farmacie territoriali sono un’occasione di efficientamento del sistema, non certo il contrario».