Da quest’autunno anche le farmacie del territorio potranno vaccinare contro l’influenza. E’ quanto prevede l’emendamento 5.26 al decreto legge sul green pass (dl 105/2021) approvato l’altro ieri in sede referente dalla commissione Affari sociali della Camera. «Al fine di rafforzare la prossimità e la tempestività dei servizi di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2021/2022 e assicurarne il coordinamento con la campagna vaccinale contro Sars-CoV2» recita la modifica, che ha per primo firmatario Andrea Mandelli (Fi) «il ministero della Salute definisce, tramite protocollo d’intesa stipulato con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, le procedure e le condizioni» per la partecipazione delle farmacie aperte al pubblico alla campagna antinfluenzale 2021/2022».
Per l’accordo, specifica ancora l’emendamento, il Ministero dovrà sentire preventivamente il Commissario per l’emergenza covid e la Federazione degli ordini dei farmacisti, e il protocollo dovrà passare da un’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. I farmacisti che vorranno partecipare alla campagna, inoltre, dovranno superare uno «specifico corso organizzato dall’Istituto superiore di sanità» e in ogni caso l’attività vaccinale si limiterà alla popolazione di età superiore ai 18 anni.
Il protocollo, per finire, definirà anche la remunerazione del servizio, per la cui copertura si attingerà al «fabbisogno sanitario nazionale standard» (ossia la quota indistinta del Fondo sanitario). In ogni caso, è l’avvertenza di rito che chiude l’emendamento, «dall’attuazione del presente comma non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».
Il ddl di conversione del decreto green pass, licenziato l’altro ieri dalla commissione Affari sociali, dovrebbe approdare lunedì all’aula di Montecitorio per il voto in prima lettura.