Da lunedì le Regioni potranno cominciare a raccogliere le prenotazioni per la vaccinazione contro covid anche nella fascia degli over 40, ossia i nati fino all’81. Lo ha comunicato ieri il commissario per l’emergenza covid, generale Figliuolo, in una lettera ai governatori che fissa l’apertura delle agende dal 17 maggio. E apre una nuova fase della campagna nazionale, in attesa che entrino in gioco anche le farmacie.
Sarà un ingresso alla spicciolata, come si è ormai capito, anche se i farmacisti titolari avrebbero preferito partire tutti assieme: finora le Regioni che hanno recepito l’accordo quadro del 29 marzo (o hanno siglato un protocollo addirittura in anticipo) sono una mezza dozzina, in altre il confronto procede non senza difficoltà, in altre ancora manco è partito.
“E’ il federalismo sanitario, bellezza” direbbe un redivivo Humphrey Bogart e la constatazione vale anche per un’operazione di non irrilevante peso come la prenotazione delle sedute vaccinali: in Liguria e Val d’Aosta, le prime a dare il via libera alla vaccinazione in farmacia, sono i farmacisti a gestire le proprie prenotazioni; lo stesso accadrà in Calabria, dove ancora si deve partire ma il protocollo firmato di recente delega la prenotazione alle farmacie fino a quando non sarà operativa la piattaforma regionale; caso ancora diverso quello del Lazio, dove la Regione ha preferito gestire tutte le prenotazioni (farmacie comprese) dalla sua piattaforma Recup, anche per scoraggiare quei pochi farmacisti che da qualche giorno avevano cominciato troppo precocemente a raccogliere “pre-adesioni” per il vaccino J&J.
L’esperienza valdostana, poi, fa capire che le farmacie dovranno concentrarsi sulle fasce più giovani, under 60 e a scendere, perché ormai quelle più anziane sono già state coperte più o meno largamente. Dà qualche orientamento al riguardo la mappatura proposta ieri dal Corriere della Sera sulla base di dati ufficiali (vedi sotto): la fascia over 80 è vaccinata per più dell’80% in tutte le Regioni tranne la Calabria, gli over 70 stanno sopra il 60% (e in molti casi anche sopra il 70%), gli over 60 sono coperti al 40-50% (ma con eccezioni verso il basso in Umbria, Toscana e Friuli Venezia Giulia). Oscillano tra il 20 e il 30% i vaccinati della fascia 50-59, quella da cui dovrebbero partire le farmacie che vaccineranno (almeno nei progetti).