Deve ancora essere pubblicato ma ha già tutte le firme che servono l’accordo tra Regione Abruzzo, Federfarma e Assofarm per la vaccinazione in farmacia. L’intesa ricalca il protocollo nazionale del 29 marzo e conferma i requisiti previsti da quel documento senza aggiungerne altri. La remunerazione pattuita, invece, ammonta a 12 euro a somministrazione. «Le farmacie dovrebbero iniettare il J&J» spiega a FPress Alfredo Orlandi, segretario regionale di Federfarma Abruzzo «ma la Regione ci ha chiesto la disponibilità a utilizzare anche altri vaccini. Hanno dato finora la loro adesione 360 esercizi su 470».
I farmacisti dovrebbero cominciare a vaccinare dalla metà del mese, come nella maggior parte delle altre regioni, ma tutto dipenderà dalle forniture. «Per le prenotazioni invece ci affideremo a una nostra piattaforma» conclude Orlandi «che si interfaccerà con quella di Poste italiane soltanto nella parte relativa alla registrazione dei vaccinati».
Dovrebbero cominciare a vaccinare da metà o fine mese anche le farmacie campane: l’accordo regionale era stato firmato a metà aprile (compenso la quota di sei euro a inoculazione già indicata dall’accordo-quadro più la quota dpc per ogni flacone multidose preso in carico), nei giorni scorsi i farmacisti hanno completato la formazione con la prova pratica e quindi la palla passa ora alla Regione. «Stiamo aspettando che le farmacie aderenti, più di mille, siano collegate alla piattaforma della Soresa per le prenotazioni» spiega a FPress Mario Flovilla, presidente facente funzioni di Federfarma Campania e presidente di Federfarma Avellino «purtroppo l’amministrazione pubblica non è sempre sollecita come dovrebbe».
Decisiva anche la disponibilità dei vaccini J&J: «La Regione sembra averne» osserva Flovilla «perché in questi giorni sta organizzando alcuni open day nei quali vengono somministrati proprio i vaccini Janssen, che forse sarebbe stato meglio riservare alle farmacie». In attesa di partire, Federfarma Avellino ha già lanciato una campagna di comunicazione diretta a dare visibilità alle farmacie che vaccinano: una vetrofania, da appendere all’ingresso o sulla vetrina, che già segnala ai pazienti gli esercizi dove a breve sarà possibile vaccinarsi. «In questo modo» conclude Flovilla «abbiamo già cominciato ad avvertire che non somministrano soltanto gli hub regionali».
Vaccinazioni al via dalla prossima settimana, infine, anche in 500 farmacie del Piemonte. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Alberto Cirio, all’inaugurazione dell’hub vaccinale del Valentino, a Torino: «Sono circa 1.500 i farmacisti che hanno completato il corso» ha ricordato «il sistema di vaccinazione si sta completando progressivamente».