Dal 15 marzo le farmacie francesi potranno vaccinare contro covid, sulla base di un decreto attuativo che – secondo quanto riferisce in un articolo il Quotidien du pharmacien – dovrebbe essere pubblicato oggi stesso in Gaetta ufficiale. Il via libera, ha annunciato ieri il primo ministro Jean Castex, scatterà con l’arrivo della prossima fornitura di vaccini AstraZeneca: i farmacisti seguiranno le fasce di priorità della campagna nazionale, quindi cominceranno a vaccinare dalle persone sopra i 50 anni con comorbilità (con l’eccezione delle fasce soggette a rischio grave di covid, che sono invitate a rivolgersi ai medici di famiglia). E come per la vaccinazione antinfluenzale, chi vorrà vaccinarsi in farmacia non avrà bisogno della ricetta.
Alla data del 3 marzo, riporta il Quotidien du Pharmacien, ammontavano a 3,2 milioni i francesi vaccinati, quasi 1,8 milioni dei quali con due dosi. L’obiettivo del governo è di raggiungere i 10 milioni di vaccinati entro il 15 aprile e i 20 milioni a metà maggio, ossia quasi tutta la popolazione over 50, e 30 milioni entro l’estate, ossia i due terzi della popolazione sopra i 18 anni.
In Italia intanto la mobilitazione delle farmacie nella campagna vaccinale rimane ancora nella fase delle promesse. Nel Lazio, l’assessore alla Salute Alessio D’Amato aveva annunciato qualche giorno fa il prossimo reclutamento di 1.500 farmacie («saranno le nostre primule» erano state le sue parole, con riferimento alle strutture vaccinali del piano Arcuri). E Federfarma Roma precisa: sono 500, ha spiegato al Corriere della Sera il presidente dei titolari capitolini, Andrea Cicconetti, gli esercizi attualmente attrezzati per vaccinare, e in ogni caso andrà firmato prima un protocollo. E poi, ricorda il quotidiano, un quarto dei farmacisti della provincia attende ancora di essere vaccinato.
Anche in Lombardia continuano ad arrivare dalla Sanità regionale rassicurazioni sull’impiego delle farmacie. Giovanni Pavesi, dg della direzione Welfare, ha dichiarato l’altro ieri che i presidi dalla croce verde saranno coinvolti con l’arrivo del vaccino Janssen, «che consente una somministrazione più semplice e veloce». E intanto, continua l’allestimento in tutta la regione di grandi hub vaccinali da oltre duemila somministrazioni al giorno, per arrivare entro giugno a 6,6 milioni di vaccinati.
Intanto, a sorpresa, qualche farmacista del territorio che già vaccina c’è. Accade a Positano, in provincia di Salerno, isolata da alcuni giorni a causa della frana che ha seppellito la strada litoranea in prossimità di Amalfi. Da ieri, nel punto vaccinale del comune sono in servizio come “rinforzo” due farmacisti della zona, addestrati dai loro colleghi ospedalieri e abilitati alla vaccinazione sotto la loro supervisione. «Grazie ai due colleghi» ha commentato sulla stampa locale il presidente di Federfarma Salerno, Dario Pandolfi «l’Asl e la Regione Campania amplieranno la presenza sul territorio».